12 Settembre 2015, 17:02
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PALERMO – Anche il giornalista Maurizio Zoppi deve rispondere del reato di calunnia nell’indagine avviata dalla Procura di Palermo dopo la pubblicazione da parte dell’Espresso della presunta intercettazione (la cui esistenza è smentita da più procure siciliane) riguardante un colloquio tra il presidente della Regione Rosario Crocetta e il suo medico personale, il primario di Chirurgia plastica Matteo Tutino, attualmente agli arresti domiciliari per falso, truffa e peculato. Zoppi e il collega Piero Messina, difesi dall’avvocato Fabio Bognanni, sono stati sentiti giovedì scorso dal capo della Procura di Palermo Franco Lo Voi e il procuratore aggiunto Leonardo Agueci. I due giornalisti hanno risposto alle domande su come sarebbero venuti in possesso della presunta intercettazione nella quale il medico avrebbe detto a Crocetta che Lucia Borsellino va fatta fuori come il padre. Ma dopo l’interrogatorio è stata contestata anche la calunnia a Zoppi, oltre che pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico. Zoppi mercoledì sarà nuovamente ascoltato dagli inquirenti.
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12 Settembre 2015, 17:02