30 Maggio 2013, 10:22
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GIARRE – Dopo il caso bollette telefoniche il Comune di Giarre torna al centro di una nuova inchiesta giudiziaria. Ieri mattina i carabinieri della stazione di Macchia hanno richiesto, su delega della Procura di Catania, l’elenco dettagliato di tutti i lavori affidati dall’ente negli ultimi due anni senza gara d’appalto ma con affidamento diretto. Sotto i riflettori della magistratura il periodo compreso tra maggio 2011 e maggio 2013. Oltre all’elenco è stato chiesto di fornire con la massima urgenza anche il nome delle ditte incaricate e dei responsabili del procedimento, l’importo degli interventi eseguiti con somma urgenza e naturalmente i contratti di appalto. La richiesta di acquisizione documentale è stata indirizzata al dirigente della II area Letterio Lipari, responsabile dell’area finanze, e al dirigente della IV area Venerando Russo, responsabile del settore urbanistico.
Una documentazione imponente nella quale rientrano anche i numerosi e contestati interventi affidati, in molti casi senza gara, nell’ambito del trasferimento degli uffici comunali nel palazzo di via Federico II di Svevia. Era stato lo stesso Collegio dei Revisori dei Conti a sottolineare in una recente relazione inviata anche alla Corte dei Conti di Palermo le numerose anomalie. Nel documento si sottolineava proprio “il ricorso costante all’affido diretto o alla trattativa privata (con la presenza di soltanto due ditte), quando invece la natura degli interventi eseguiti e il rilevante ammontare della spesa da sostenere richiedeva, sia per motivi di economicità che di trasparenza, di operare con sistemi di gara più aperti”. Ora la Procura vuole vederci chiaro.
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30 Maggio 2013, 10:22