01 Gennaio 2023, 06:00
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PALERMO – Ultimi scampoli del 2022, tempo di bilanci. Mentre a Sala delle Lapidi i consiglieri comunali si infervorano sugli atti da approvare entro la fine dell’anno, il sindaco Roberto Lagalla si adagia sulla sua poltrona per un’intervista con Livesicilia. Sigaro in mano, scrivania piena di carte, una pausa dai lavori d’Aula consente al primo cittadino una chiacchierata a tutto campo sui primi mesi alla guida dell’Amministrazione comunale di Palermo ma soprattutto sull’anno che verrà. “Non sono io a dover dare giudizi – spiega l’ex rettore – ma confido che i palermitani inizino a vedere i primi segnali di un’inversione di tendenza e a credere a un nuovo rapporto con il Comune”.
Partiamo dai conti che sono, probabilmente, la più grande emergenza del Comune. Dalla Legge di Bilancio approvata a Roma sono arrivati appena 40 milioni di euro per Palermo, Catania e Messina…
“Sono un segno di attenzione politica che potrà costituire oggetto di ulteriore confronto col Governo nazionale nella fase di revisione del piano di riequilibrio”.
Non si aspettava qualcosa di più?
“Non nascondo che forse qualcosa in più me la sarei aspettata, ma ho avuto modo di osservare le difficoltà nelle quali si è dibattuta la politica in occasione di questa Finanziaria e comunque reputo un buon segnale sia la nomina a commissario per l’emergenza cimiteriale, ottenuta grazie all’attenzione del ministro Nello Musumeci, sia altre norme sfuggite ai più che ci consentono di recuperare alcune risorse aggiuntive. Mi riferisco per esempio alla sospensione delle sanzioni a carico delle Città metropolitane per i costi dei servizi a domanda individuale, che ci permette di recuperare altri nove milioni di euro. Sottoscrivendo poi il patto con lo Stato, otterremo sia la rata del 2022 che quella del 2023 che insieme valgono oltre 20 milioni e nel 2024 avremo in toto o in parte ulteriori 40 milioni. Il rischio di default è definitivamente scongiurato e lo abbiamo fatto senza aumentare l’Irpef ai palermitani per il triennio, contrariamente a quanto previsto dalla precedente Amministrazione”.
Irpef congelata fino al 2024, ma non è detto che lo sarà dal 2025 in poi…
“Lo sarà se riusciremo a incrementare la riscossione, così come altre azioni che dovranno qualificare il piano di rientro fino a darci serenità finanziaria”.
Lei è stato nominato commissario per i cimiteri, ma il Governo nazionale ha assegnato alla città anche due milioni di euro…
“Che serviranno a tutto quello che ci aiuterà a migliorare i servizi cimiteriali. Abbiamo ancora alcune economie del primo contributo assegnato alla precedente Amministrazione, ora arrivano questi altri due milioni che si sommano a fondi di investimento già programmati per l’edilizia cimiteriale. Quello che è importante è che il commissariamento ci consentirà di accelerare le procedure in corso per il consolidamento strutturale del cimitero dei Rotoli, la sistemazione delle bare insepolte e l’attivazione del forno crematorio”.
Quando usciremo da questa emergenza?
“Quando ci siamo insediati c’erano 1.400 salme insepolte, oggi siamo a 1.100: sono diminuite di 300 e non è poco. Spero che entro il 2023 riusciremo a uscirne”.
Passiamo alle partecipate: quando nominerà i nuovi vertici?
“Certamente entro gennaio, i palermitani meritano di ricevere servizi e attività che rispondano a criteri di efficienza, efficacia ed economicità”.
Qualche nome?
“Ce ne sono tanti”.
Che peso avranno i partiti nelle scelte?
“I partiti fanno parte di una coalizione, sono soggetti titolati a fare proposte all’interno di una rosa a condizione che questa sia di qualità”.
Dovrà nominare anche il Direttore generale e il comandante della Polizia municipale…
“A breve avvieremo le selezioni, in modo da poterli immettere in funzione subito dopo la conclusione della trattativa con lo Stato sul piano di riequilibrio”.
Sarà un colonnello a guidare i vigili?
“Che venga un ufficiale è prevedibile, visto che è prevista una persona con esperienza nelle forze dell’ordine”.
Tra le nomine ci sarà anche il cda di Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino e che il Governo regionale ha chiesto di privatizzare…
“Vedo una grande fibrillazione su questo punto. Certamente ha ragione il presidente Schifani sul tema del caro-voli, che però non ha direttamente a che fare con la gestione aeroportuale, ma è assolutamente vero che la titolarità privata esalta la competitività; non è un caso che quello di Palermo sia tra i pochissimi aeroporti in mano a un gestore totalmente pubblico. Nessuno vuole svendere lo scalo, ma è chiaro che è una procedura che la nuova governance si troverà chiamata a istruire e assolvere se ne ricorreranno le condizioni e cioè remuneratività e convincenti proposte”.
Il Natale ci ha portato anche la Pedemontana che sembrava ormai tramontata…
“Non mi illudo di poterla vedere io da sindaco di Palermo, ma come diceva Mao ‘ogni lunga marcia comincia con un passo’ e il passo che hanno fatto anche su nostra sollecitazione il presidente Renato Schifani e l’assessore Alessandro Aricò è doveroso nei confronti di una città che di fatto ha perso la funzione di una vera tangenziale. Viale Regione siciliana è una strada di percorso cittadino che impatta su tutto, mentre la Pedemontana è un bypass utile alle coronarie della città; bypass che non si immette con un’angioplastica, serve semmai un’operazione a cuore aperto perché è un percorso accidentato con molti attraversamenti in galleria e ponti, 20 chilometri impegnativi sul piano della realizzazione. Consola l’affidamento ad Anas che brucerà i tempi di progettazione”.
La deputata Marianna Caronia ha chiesto, proprio in virtù della Pedemontana, di ridiscutere il centro direzionale regionale previsto in via Ugo La Malfa…
“Da sindaco non sono stato investito del tema, non ne conosco la portata sul piano edilizio e la possibilità di essere compatibile con la circolazione. E’ una materia che verrà discussa in consiglio comunale con la massima attenzione”.
Le opposizioni vi ‘accusano’ di aver confermato il tram in via Libertà dopo averlo attaccato in campagna elettorale…
“E’ di tutta evidenza che non avremmo potuto trasofrmare soldi e risorse vincolate destinati al tram in risorse da destinare agli autoscontri o ai droni; c’erano pareri consolidati del Consiglio superiore delle Opere pubbliche con tempi precisi per i bandi e la progettazione. Abbiamo insistito sulla modifica della tipologia tecnica del tram e invertito l’ordine di priorità delle linee”.
Ma il tram passerà in via Libertà?
“In questo momento non è in agenda”.
Il nuovo anno porterà a Palermo anche la manutenzione stradale?
“Abbiamo dovuto aspettare il bilancio, adesso che lo abbiamo potremo appostare le risorse nell’accordo quadro che è già in gara ma i palermitani non si aspettino che le strade potranno iniziare a essere aggiustate prima della prossima estate”.
Lei aveva aderito all’Udc…e ora?
“Ora sono il sindaco di Palermo, mi riconosco in una coalizione e in questo momento va bene così. Lavoriamo per Palermo è il mio progetto politico che comprende esperienze e sensibilità diverse, ma è una lista caratterizzata dalla volontà di operare sulle cose concrete e approcciare la politica col criterio del riformismo sostenibile”.
Ferrandelli ha aderito ad Azione… potrebbe essere il preludio a un ingresso in maggioranza?
“Io sono cattolico e per la pecorella smarrita si è sempre ammazzato il vitello grasso”.
Alla Regione stiamo assistendo alla guerra interna a Forza Italia tra Micciché e Schifani… Ripercussioni sul Comune?
“La giunta ha lavorato all’unisono e altrettanto unita mi sembra la maggioranza in consiglio comunale, dove si è lavorato molto bene e di questo va dato atto al presidente Giulio Tantillo. Da nessuna delle componenti di Forza Italia sono arrivati condizionamenti o veti reciproci; diciamo che qui il vento non è arrivato o sono arrivati refoli debolissimi”.
Come ha trovato la città e che impegni può prendere con i palermitani per il 2023?
“E’ troppo facile dire che ho trovato la città in ginocchio, ognuno ha la sua idea. Confido che i palermitani inizino a vedere qualche timido segnale di inversione di tendenza e possano credere in una nuova relazione tra il Comune e i cittadini. Per il 2023 mi auguro che possano affermarsi alcune cose normali che abbiamo promesso come iniziare a riqualificare le strade, migliorare la qualità del verde in città, continuare a puntare sulla pulizia, completare molte opere che ancora oggi costituiscono motivo di interruzione alla circolazione e ridare decoro al centro storico”.
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01 Gennaio 2023, 06:00