Politica

Intesa a Roma: patto federativo tra la Lega e l’Mpa

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19 Dicembre 2020, 20:55

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E’ una novità, ma fino a un certo punto. In fondo è un bis di un’alleanza già sperimentata, la bellezza di quattordici anni fa quando Lega e Mpa di Raffaele Lombardo si presentarono con un’unica lista alle Politiche. I due soggetti politici hanno siglato oggi a Roma un patto federativo. La Lega di Salvini e gli autonomisti dunque si alleano un po’ come il Carroccio ha fatto in Sardegna col Partito Sardo d’Azione. Un matrimonio che quest’estate era stato nell’aria con il movimento di Musumeci, Diventerà Bellissima, e che poi non si è più fatto. I leghisti invece al momento hanno chiuso l’intesa con gli autonomisti, rappresentati dal vicepresidente dell’Ars Roberto Di Mauro. Accanto a Matteo Salvini c’erano anche il plenipotenziario in Sicilia Stefano Candiani e il parlamentare Nino Minardo, che si è speso per l’intesa dopo aver lavorato nei mesi scorsi alla nascita del gruppo della Lega all’Ars che poi perse dei pezzi.

Gli autonomisti fin qui hanno fatto gruppo all’Ars con i centristi di Saverio Romano e Roberto Lagalla. Che al momento sono impegnati nel cantiere aperto per la ricostruzione del centro insieme a esponenti dell’Udc e dei renziani. L’Mpa invece guarda al Carroccio con cui ha raggiunto un’intesa.

L’accordo viene presentato come “un Patto Federativo, leale e collaborativo, basato su precisi progetti, idee chiare e programmi possibili, per la crescita della Sicilia, con l’obiettivo di condurla alla pari del resto del Paese”.

“L’obiettivo comune – spiegano i sottoscrittori – è lo sviluppo economico della Sicilia che richiede un salto di qualità dell’azione politica attraverso azioni basate su pochi ma concreti punti cardine: Sviluppo infrastrutturale partendo da priorità ineludibili: il Ponte sullo Stretto, l’Alta velocità ferroviaria sull’asse Catania-Messina-Palermo, il completamento dell’anello autostradale e i collegamenti viari interni, da costruire anche attraverso i project financing; fiscalità di vantaggio decennale per le imprese che vogliono investire in Sicilia, diventando così un polo di attrazione per esse e per sviluppare economia e lavoro; lotta senza quartiere alla criminalità organizzata, attraverso iniziative di legge ma anche con la selezione di quadri dirigenti e sino alla sua completa cancellazione dalla Sicilia; sviluppo dell’agroalimentare siciliano, con la tutela della sua produzione dal dumping, la valorizzazione in sicurezza della filiera, la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio; turismo come priorità d’azione e una continua e costante promozione dell’Isola ad ogni livello e con azioni mirate verso i ‘luoghi’ dove la domanda è più importante e utile al comparto siciliano.

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Inoltre i due partiti concordano sulla necessità di un decentramento della Regione, di poteri e risorse verso gli enti locali, front office del territorio, delle sue esigenze e della popolazione, semplificazione della burocrazia.

Dalla Lega plaudono all’intesa Vincenzo Figuccia e l’assessore regionale Alberto Samonà, che parla di “alleanza naturale”.

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19 Dicembre 2020, 20:55

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