Intesa tra Regione e Aiop| Sanità privata, contratto firmato - Live Sicilia

Intesa tra Regione e Aiop| Sanità privata, contratto firmato

Accordo tra l'assessore alla Salute Razza e il presidente Aiop Ferlazzo. I sindacati: "Vertenza nazionale e ancora aperta"

PALERMO – Via libera da parte della Sicilia al rinnovo del contratto nel settore della sanità privata. A darne notizia l’Aiop, l’associazione che rappresenta l’ospedalità privata e che in Sicilia è presieduta da Marco Ferlazzo. La firma sul rinnovo è stata apposta ieri nella sede dell’assessorato regionale alla Salute. Presenti l’assessore alla Salute Ruggero Razza, il direttore generale del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute Mario la Rocca, il presidente nazionale di Aiop Barbara Cittadini, il presidente regionale di Aiop Marco Ferlazzo e il direttore generale di Aiop-Sicilia, Silvana Montalbano. L’Aiop Sicilia, in linea con le indicazioni che venivano dall’assemblea nazionale Aiop del 20 gennaio tenutasi a Roma, ha garantito che oltre alla copertura data dalle strutture sanitarie iscritte, fosse garantito il cinquanta per cento delle risorse necessarie per la copertura del costo del rinnovo contrattuale. Tutto questo nel rispetto delle indicazioni della conferenza Stato-Regioni. Nonostante il periodo di grande emergenza si sono svolte nelle ultime settimane a Palermo serrate trattative che avevano come obiettivo il rinnovo del contratto. Al termine dei confronti, si è arrivati a un accordo che dispiegherà i suoi effetti quando sarà ratificato a livello nazionale essendo il tavolo nazionale l’unico titolato a sottoscrivere il rinnovo del contratto.

Lo stesso Ferlazzo spiega: “Abbiamo lavorato per settimane al nuovo contratto a dimostrazione che è una questione che ci sta particolarmente a cuore e che riguarda migliaia di famiglie. La firma segue un pre-accordo già raggiunto in sede nazionale da Aiop accolto con soddisfazione dalla conferenza Stato- Regioni. In pratica le Regioni, recependo quanto stabilito a livello nazionale, hanno stabilito le modalità di erogazione della parte di loro competenza”. Lo stesso Stefano Bonaccini presidente della conferenza delle Regioni e delle province autonome e presidente della Regione Emilia Romagna, qualche settimana fa, dopo il pre accordo siglato a livello nazionale, in una sua nota ufficiale indirizzata ai colleghi presidenti delle Regioni e delle Province autonome e, per conoscenza, agli assessori alla Salute di ogni Regione  aveva spiegato chiaramente i termini dell’accordo.

Per quanto riguarda i budget, il Governo ha introdotto una disposizione normativa che aumenta dl 2% il tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati. Per quanto riguarda invece le tariffe, il ministro Speranza ha chiarito e confermato la possibilità, a normativa vigente ed entro certi limiti,per le Regioni, anche quelle in piano di rientro finanziario, di un aggiornamento delle stesse (DRG) per l‘acquisto di prestazioni sanitarie, elemento importante per le parti contrattuali ai fini della stipula del nuovo contratto.

A Palermo ieri la firma di un accordo che mette fine a una trattativa durata mesi. “Siamo consapevoli –-sostiene inoltre Ferlazzo – che il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da 14 anni,  è una priorità per le nostre aziende e per le migliaia di lavoratori che vi operano quotidianamente con professionalità e impegno, i quali non sono affatto dimenticati dai datori di lavoro, tant’è che le trattative in tutte le sedi istituzionali sono andate avanti, sia a livello nazionale che regionale. Tutto questo in un momento in cui le aziende del settore hanno sostenuto gli effetti pesanti della crisi dovuti alla pandemia, ma  hanno partecipato responsabilmente in maniera attiva e diretta all’emergenza sanitaria. La dimostrazione del senso di responsabilità di Aiop sta nel fatto che questa firma arriva in una Regione che ha tariffe Drg ferme al 2006 e dove le risorse sono ancorate alla logica vetusta dei piani di rientro avviati nel 2007 ma ormai definitivamente accantonati. Prendiamo atto – conclude Ferlazzo- delle assicurazioni date dell’assessore Razza alla delegazione trattante sulla nuova programmazione del settore e sulle prospettive che si aprono per tutta la sanità siciliana”.

Critici i sindacati

Sciopero generale dei lavoratori della sanità privata il prossimo 16 settembre. Lo annunciano le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. “Nonostante l’accordo siglato ieri in Sicilia tra l’Assessorato alla Salute e l’Aiop permane, come e più di prima, la necessità di scioperare e proseguire con la mobilitazione fino alla sottoscrizione definitiva del nuovo Ccnl di settore, saltata lo scorso luglio a causa del voltafaccia dei datori di lavoro”, spiegano i segretari generali Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango.    I sindacalisti hanno fatto chiarezza in merito a un post pubblicato ieri sera su Facebook dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in cui si annuncia: “La Sicilia è la seconda regione italiana che firma il rinnovo del contratto del personale Aiop/Aris. Migliaia di lavoratori che attendevano da anni la firma del contratto”. “L’Aiop e l’assessore hanno preso atto dell’impegno al rinnovo con la partecipazione del 50 per cento da parte delle regioni. Un accordo importante che si muove sulla scia di quanto già affermato dal presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini. In pratica, le regioni e le province autonome si faranno carico del 50 per cento dei costi del rinnovo contrattuale con un mix di interventi a livello territoriale relativi ai budget e alle tariffe. Appare quindi, a maggior ragione, inaccettabile il passo indietro di Aiop e Aris di fronte alla sottoscrizione definitiva del nuovo contratto nazionale. Considerando che la vertenza è, appunto, nazionale – proseguono Agliozzo, Montera e Tango – e che sinora Aiop ed Aris hanno mostrato una inaffidabilità mai vista sinora, come ribadito unitariamente dalle segreterie nazionali, lo sciopero va fatto e si farà e la nostra mobilitazione, con iniziative continue e differenziate, non si fermerà fino alla sottoscrizione di un rinnovo di contratto che è atteso ormai da quasi tre lustri! La nostra sarà una presa di posizione dura a sostegno dei dipendenti del settore e contro quei soggetti che non meritano di lavorare con soldi pubblici finché calpestano la legalità e i diritti dei lavoratori”.

“A differenza di quanto si possa intendere dalle dichiarazioni dell’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, non ci risulta affatto che in Sicilia sia stato firmato con i rappresentanti dei lavoratori alcun rinnovo di contratto Aiop – Aris – dice il segretario della federazione regionale Ugl sanità Carmelo Urzì -. “Ancora oggi la trattativa a livello nazionale, dopo la pre-intesa, sia rimasta al palo con tanto di giornate di sciopero e protesta già programmate per le prossime settimane”. “Quando vengono conclusi i contratti ed i rinnovi, solitamente, al tavolo di firma siedono le rappresentanze datoriali e quelle sindacali, ma in questo caso non mi risulta che i sindacati firmatari di contratto abbiano partecipato ad alcuna riunione. Non comprendiamo quale accordo abbia sottoscritto l’assessore, in che termini sia stato impostato e con quali risorse economiche – evidenzia Urzì – Di certo non si tratta dell’agognato rinnovo atteso dagli operatori della sanità privata da ben 14 anni e lo diciamo per dovere di cronaca e di chiarezza, ma probabilmente di azioni di compensazione ed integrazione degli emolumenti. Per questo motivo, ci sarebbe piaciuto partecipare ad un momento di confronto, come giusto che sia e come dovrebbe e dovrà sempre essere ogni qual volta c’è di mezzo il tema dei diritti dei lavoratori. Rimaniamo quindi in attesa di poter finalmente rinnovare (a livello nazionale e poi locale) il contratto collettivo Aiop – Aris, con conseguente stanziamento delle necessarie somme da parte della Regione siciliana, e ci auguriamo che quanto accaduto ieri sia soltanto frutto di un equivoco che l’assessore Razza avrà modo di chiarire con immediatezza, sgombrando il campo da notizie infondate e coinvolgendo le sigle sindacali – conclude il sindacalista”.


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