17 Febbraio 2010, 19:48
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Un oratorio controllato e vigilato 24 ore al giorno dalla polizia per essere difeso dalla malavita locale. Avviene da poco più di un mese a Catania, nel quartiere Librino, all’oratorio Centro Giovanile Giovanni Paolo II, guidato da suor Lucia Siragusa, una salesiana che ama definirsi una “suora che abita la strada”. Lo ha raccontato la stessa suor Lucia, a Montecitorio, presente il presidente della Camera Gianfranco Fini, in una
cerimonia per i tre anni della nascita della Fondazione per il sud. la Fondazione finanzia il progetto “Fonda-Azioni per Librino”, un’iniziativa di suor Lucia, realizzata in collaborazione con 23 partner locali, che sostiene donne e minori del quartiere catanese. La vigilanza all’oratorio è partita intorno al 10 gennaio scorso: “subivamo tantissimi atti vandalici. Li abbiamo denunciati. Ora va un po’ meglio”, ha detto suor Lucia.
“Proprio poco fa – ha aggiunto – ho telefonato alla polizia per segnalare la mia assenza, la malavita individua un capo, e per questo motivo è stata aumentata la presenza di poliziotti. Non è bello tutto ciò, perché lì si lavora con passione”. Suor Lucia, che non ha voluto fornire altri particolari sugli episodi delinquenziali che ha subito, ha lanciato un appello: “ci sono tanti ragazzi che hanno voglia di crescere e di
scommettere sulla loro città, ragazzi disperati che non vogliono seguire la mala strada. Bisogna stare loro vicini, dare
loro speranza, far loro capire che non si ha solo quando di danno i voti. Non bisogna tirarsi indietro, ci sono tante
persone al sud che vogliono redimersi”.
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17 Febbraio 2010, 19:48