31 Ottobre 2014, 17:03
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PALERMO – Dopo la firma da parte del Presidente della Polonia del libro ufficiale degli ospiti della Città ieri sera in occasione dell’apprezzatissimo concerto Voci della Montagna al Teatro Massimo, questa mattina il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e il presidente della Polonia, Bronislaw Komorowski, al suo secondo giorno di visita di Stato in città, hanno partecipato alla cerimonia di intitolazione della villetta di piazza Amendola a Solidarnosc. “Si tratta, dopo il conferimento della cittadinanza onoraria di Palermo a Lech Walesa, di un ulteriore riconoscimento verso Solidarnosc che è stata una significante esperienza di cambiamento democratico e culturale e che ha contribuito a instaurare una migliore vita di relazioni e sociale in Europa. Il senso di questa giornata è quello di confermare l’ideale collegamento – in nome della cultura dei diritti- tra il Baltico e il Mediterraneo, tra le città di Palermo e Danzica dove è nata Solidarnosc. Al presidente Komorowski – conclude Orlando – porgo ancora una volta il mio ringraziamento e quello dell’intera comunità palermitana per aver deciso di visitare la nostra città condividendo con noi il ricordo storico delle rivendicazioni di Solidarnosc a difesa dei diritti di libertà”.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, la moglie del presidente Komorowski insieme ad esponenti del governo polacco, il presidente del consiglio comunale, Salvatore Orlando e gli assessori comunali. Dopo la cerimonia. il sindaco ha accompagnato il Presidente e la delegazione della Repubblica di Polonia a visitare la Martorana, San Cataldo e la Zisa inserite nel circuito arabo normanno e si è intrattenuto in Pazza Pretoria per fornire indicazioni legate alla storia, alla cultura e alla attualità di Palermo. Nel pomeriggio, prima della partenza del Presidente Komoriwski da Palermo, Leoluca Orlando ha accompagnato la delegazione in visita al Duomo e al Chiostro di Monreale, dove la delegazione è stata accolta dall’Arcivescovo di Monreale Mons. Pennisi e dal Sindaco Piero Capizzi.
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31 Ottobre 2014, 17:03