17 Marzo 2016, 18:39
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ACIREALE – L’intitolazione della Cittadella dello Sport a Rino Nicolosi diventa un caso politico. Lo scontro è in primis tra Basilio Catanoso e Nicola D’Agostino. Scontro che si consuma a colpi di comunicati stampa. Ma partiamo dall’inizio. Ieri il Comune ha inviato una nota dove annunciava che “Acireale intitolerà ad un suo figlio illustre, il presidente della Regione Siciliana, Rino Nicolosi, l’area comprendente lo Stadio Tupparello, il Pattinodrono e il Palasport , che sarà denominata “Cittadella dello Sport Rino Nicolosi”, e l’attuale via dello Stadio”. “Rino Nicolosi è stato l’esempio di una caparbia intelligenza che ha illuminato la sua città, riservandole un posto di rilievo nel panorama nazionale. Ricordare oggi il presidente, a quasi diciotto anni dalla sua scomparsa, è sicuramente tardivo, ma è certamente importante per quello che ha rappresentato per il nostro territorio” – dichiarava Nando Ardita. A cui gli faceva eco l’assessore Giuseppe Sardo: “E una persona che ha dato e fatto tanto per Acireale, e questo è un modo per ricordare anche che il suo impegno per la realizzazione delle strutture sportive lì ubicate”.
Basilio Catanoso, deputato acese di Forza Italia, però non è della stessa opinione: “La scelta di intitolare a Rino Nicolosi una strada di Acireale, adottata dall’amministrazione Barbagallo, è da censurare. L’intitolazione di un bene pubblico dovrebbe essere esempio positivo per l’intera collettività, soprattutto per i giovani. Se questo è il principio, non comprendiamo come il sindaco e l’Amministrazione comunale di Acireale, abbiano potuto intitolare una strada a Rino Nicolosi, reo confesso innanzi alla magistratura per tangenti, uno dei reati che indigna maggiormente i cittadini. Non ho nulla contro la persona, contro l’uomo Rino Nicolosi, certamente vivace ed intelligente, ma non posso elevarlo ad esempio per le nuove generazioni di cittadini, di donne e di uomini che in futuro potrebbero anche essere impegnati in politica e nella pubblica Amministrazione”.
Cita tangentopoli Basilio Catanoso che chiosa annunciando: “Chiederò a sua eccellenza il prefetto, visto anche i numerosi spiacevoli casi accaduti ad Acireale negli ultimi 2 anni, di seguire particolarmente la situazione del nostro territorio in merito a vicende del genere”.
Un affondo quello del deputato che riceve la replica immediata di Nicola D’Agostino, deputato di Sicilia Futura: “Personalmente credo si tratti di una scelta giusta, ancorché apra un facile dibattito sul politico e sul rapporto con la sua città”. Il deputato risponde punto per punto a Catanoso. E sulle accuse penali replica: “Presentò un memoriale alla magistratura dove si facevano nomi e cognomi, non venne mai condannato per concussione o per mafia, semmai per finanziamento illecito: lui come tanti”.
“Ma quel che oggi preme è stabilire quale ricordo e quale memoria ha lasciato negli acesi. Nicolosi ha reso più grande ed importante Acireale con il prestigio della sua Presidenza della Regione, con la enormità della sua leadership, con la personalità da statista che gli era riconosciuta in tutta Italia. Avrà infine commesso, (come è normale, come anche lui ha riconosciuto), sbagli, ma il saldo è nettamente positivo e per questo merita non solo l’intitolazione di una via, ma anche essere riconosciuto come uno dei migliori di sempre di Acireale. Esempio per tutti, anche per le generazioni future, di come si fa politica e di come si difendono gli interessi della propria città”.
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17 Marzo 2016, 18:39