05 Novembre 2020, 06:30
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CATANIA – Un incidente, avvenuto lo scorso lunedì pomeriggio, si è immediatamente trasformato in un giallo. Un uomo è stato arrotato da un auto in via Leucatia. Il conducente lo ha schiacciato contro il muro fino a bloccarlo e poi – dopo essere sceso dall’auto – lo ha pestato. Un azione punitiva in piena regola, avvenuta in una strada dove vi sono diversi esercizi commerciali dotati di sistemi di videosorveglianza.
Le indagini, condotte dai carabinieri, hanno portato immediatamente a individuare l’autore dell’ignobile gesto. Ma arrivati a casa di Fabio Laganà, 46enne, i militari non lo hanno trovato. Sentendo però il fiato sul collo dei militari, il sospettato ha deciso di presentarsi – insieme al suo legale di fiducia – dai carabinieri per costituirsi.
Una volta interrogato dal magistrato della Procura, titolare dell’inchiesta, ha confessato tutto. A quel punto, su delega del pm, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Piazza Dante hanno eseguito il fermo nei confronti di Fabio Lagunà accusato di tentato omicidio.
Il pomeriggio del 2 novembre, l’angolo tra le vie Leucatia e San Gregorio (a pochi passi da piazza Viceré) si è trasformato in un teatro di violenza. Laganà, alla guida di una Ford Focus, ha investita Pietro Costanzo, 54enne, schiacciandolo contro un muretto basso e poi lo ha colpito con calci e pugni.
I carabinieri hanno raccolto diverse testimonianze e hanno analizzato le immagini delle varie telecamere. E da quei filmati sono risaliti alla Ford Focus, di proprietà della madre dell’indagato. Inoltre i video hanno permesso di rilevare la fisionomia dell’aggressore compatibile con Laganà. Il movente del raid punitivo sarebbe collegato a una diatriba privata. Futili motivi hanno provocato una violenza feroce.
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05 Novembre 2020, 06:30