21 Giugno 2014, 11:49
1 min di lettura
CATANIA – Da aprile 2013 i lavoratori dell’Ipab Casa di Ospitalità “Bellia O.P. Cutore” di Paternò non percepiscono stipendio. Eppure, nonostante il disagio e l’esasperazione, continuano a lavorare con senso di responsabilità encomiabile, garantendo i servizi essenziali dell’Ente. Lo segnalano il segretario generale della FP Cgil di Catania, Gaetano Agliozzo, e il segretario provinciale Carmelo Distefano, che, oltre ad annunciare lo stato di agitazione dei lavoratori (e senza escludere la possibilità di un imminente sciopero), in una nota inviata al presidente dell’Ipab, all’assessore regionale alle Politiche sociali e al dirigente regionale di Dipartimento, sottolineano che il caso è aggravato “dalla situazione di stallo e di abbandono da parte del governo regionale che, nei fatti, non avendo a tutt’oggi fornito risposte oggettive e concrete in merito, contribuisce a ingenerare ulteriore inquietudine anche a fronte delle prospettive future”.
Il sindacato chiede ai rappresentanti del governo regionale di provvedere, in ogni modo possibile, al pagamento degli stipendi arretrati e correnti; di tracciare un percorso responsabile basato su una maggiore sinergia tra gli assessorati alla Famiglia ed alla Salute, per definire una riforma coerente nell’ambito del riordino dei servizi e delle attività socio assistenziali, e al fine di tutelare i diritti del personale delle IPAB siciliane cui è stato imposto un costo altissimo, oramai non più sostenibile.
Pubblicato il
21 Giugno 2014, 11:49