15 Gennaio 2013, 08:15
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PALERMO – Quasi diecimila euro per comprare dieci iPhone 5, quelli di ultima generazione, per gli assessori della giunta Orlando. In un Comune alle prese con problemi di bilancio e ristrettezze economiche, spunta la “singolare” determina con cui si giudica il modello Apple “indispensabile” per i componenti della squadra del Professore.
E così in bilancio vengono destinati oltre 9.500 euro per indire una gara, visto che la convenzione con la Consip, la società ministeriale per gli appalti, prevede solo modelli Samsung Galaxy S che, evidentemente, non rispondono alle esigenze di giunta. Ma che costano assai meno, visti i prezzi calmierati della Consip. Il bando prevede, per gli apparecchi della casa di Cupertino, rate da 33 oltre Iva per i prossimi 24 mesi, senza assistenza tecnica. Cosa ha in più l’iPhone 5 del modello Samsung? Più memoria e più magapixel. Ma anche un prezzo da listino di 750 euro in più. Ai dirigenti toccherà il Nokia C6 o il Sony Experia U, mentre ai semplici dipendenti che hanno i cellulari in dotazione i Nokia C2-01.
LE REAZIONI
“In merito alla vicenda dei cellulari – dice il capogruppo di Amo Palermo, Francesco Scarpinato – abbiamo assistito all’esempio tangibile di come in un momento delicato come quello in cui versa Palermo, momento difficile costellato dalle mille emergenze, la giunta non ponga in essere l’ottimizzazione delle esigue risorse. Oggi la politica deve dare l’esempio ai cittadini mediante iniziative di ampio respiro finalizzate non solo all’austerità, ma anche alla dimostrazione attiva che la nuova classe politica vuole dare un taglio netto al passato e mi riferisco agli sprechi in generale. Penso che il fine ultimo sia dare un’inversione di tendenza a tutta quella politica becera che ha visto capitolare negli ultimi anni non solo Palermo ma l’Italia tutta e se questo può passare da piccoli gesti come quelli legati ai telefonini noi tutti abbiamo l’obbligo di farlo. Gli Assessori a mio avviso dovrebbero pensare più ai palermitani e meno alle proprie dotazioni lavorative. Palermo non può più aspettare nessuno, ma ha bisogno di impegno e dedizione da parte di tutti”.
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15 Gennaio 2013, 08:15