13 Aprile 2017, 14:47
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PALERMO – Ormai è tutto pronto. Si attende solo la prossima riunione del Consiglio di amministrazione. A quel punto, ecco la nuova nomina per uno dei fedelissimi di Rosario Crocetta. Il capo di gabinetto del governatore, Giulio Guagliano, nei prossimi giorni, se non ci saranno particolari sorprese, verrà scelto come nuovo direttore generale dell’Irfis, la “quasi banca” della Regione, dalla quale passeranno centinaia di milioni destinati potenzialmente alle imprese siciliane.
Come previsto dalla normativa per gli organismi come Irfis, il nome di Guagliano ha già ottenuto il “via libera” da parte della Banca d’Italia. La palla passa quindi alla Regione, socio unico di questa azienda recentemente scossa dal caso (più personale che pubblico) del patron della Ksm Rosario Basile, che si è dimesso pochi mesi fa.
Al suo posto è poi arrivato l’avvocato Alessandro Dagnino, a completare un consiglio di amministrazione dove il cerchio magico di Crocetta era già autorevolmente rappresentato. Il vicepresidente e componente del cda di Irfis, infatti, è Patrizia Monterosso, Segretario generale e vero braccio destro del governatore. L’altro componente del Consiglio è invece Salvatore Parlato, già consulente personale del presidente della Regione e fino a due mesi fa anche assessore al Bilancio del Comune di Catania, ruolo dal quale si è dimesso per accettare l’incarico alla presidenza del Crea (Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria).
Ma Parlato in passato è stato anche capo della segreteria tecnica dell’allora assessore regionale all’Economia Luca Bianchi. A capo dell’altro ufficio di staff, l’ufficio di gabinetto per la precisione, c’era proprio Giulio Guagliano.
Che quindi arriverà quasi certamente in Irfis, al posto di Enzo Emanuele, già Ragioniere generale della Regione, e oggi alla direzione dell’ente con un compenso, stando al sito ufficiale dell’Irfis, di 212 mila euro lordi. Un contratto che scade a maggio. E in quell’occasione, molto probabilmente Emanuele deciderà di andare in pensione. Lasciando la poltrona quindi a un altro componente del cerchio magico del governatore. Una nomina che si aggiunge a quelle, recenti e meno recenti in Ircac (nomina, quella di Sami Ben-Abdelaali, congelata dopo le polemiche), in Ast (dove siede Massimo Finocchiaro), in Seus (dove l’ex componente dell’ufficio di gabinetto Gaetano Montalbano è stato “promosso” ad amministratore unico), in Sicilia e-servizi, oggi Sicilia digitale, dove Crocetta ha rinnovato il contratto per Antonio Ingroia. Questi sono solo pochi esempi di una pioggia di fedelissimi che ha spinto l’Ars a varare una norma sullo “spoil system”: tutte le nomine del governatore potranno essere azzerate dal nuovo governo. C’è da chiarire, però, se tra queste rientrerà anche la nomina di Guagliano, direttore in un ente un po’ diverso rispetto alle società partecipate della Regione. Intanto, tra pochi giorni, si attende la fumata bianca.
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13 Aprile 2017, 14:47