Cronaca

Come in un film, assalto armato per rapinare un Rolex Daytona fasullo

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05 Giugno 2024, 17:02

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PALERMO – Come in un film, ma era tutto vero. Per compiere la rapina hanno organizzato un assalto. Solo che è stato rubato un Rolex Daytona fasullo. Una patacca insomma, altro che i ventimila euro di valore qualora fosse stato autentico.

L’orologio avrebbe attirato l’attenzione dei rapinatori, che si sono mischiati fra i clienti di un bar a Isola delle Femmine. Secondo l’accusa, a partecipare alla rapina sarebbero stati Vincenzo Rao, James Berty Candeh (sono finiti in carcere), Ludovico Accetta e Manuel Picciotto (entrambi ai domiciliari).

È una notte di giugno 2022. Due persone in sella ad altrettante moto abbordano un taxi su cui viaggiano due turisti in via degli Oleandri. Uno dei due si pianta davanti alla macchina per bloccarne la marcia. Scende e brandisce il casco come se fosse un’arma per farsi consegnare le chiavi del taxi.

Più convincente il complice che impugna una pistola, la punta contro la faccia dei turisti e strappa l’orologio che uno dei due porta al polso. Poi la fuga.

La descrizione delle vittime non è precisa. Parlano di uno scooter, forse un’Honda Sh, e di un mezzo di grossa cilindrata. I rapinatori hanno l’accento palermitano. Non escludono di averli vista prima al bar.

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I carabinieri acquisiscono le immagini delle telecamere che alle 2:39 registrano il passaggio di un Sh e di Honda Xadv 750 che seguono a ruota il taxi. Sono vestiti con indumenti e scarpe compatibili con quelli sequestrati a casa degli indagati: una t-shirt nera Palm Angels indossata da Candeh, le scarpe Dolce &Gabbana con cerniera laterale utilizzata da Rao, una t-shirt della stessa marca indossata da Accetta.

Gli investigatori scaricano i tracciati telefonici. I cellulari hanno agganciato la cella che comprende la zona del colpo. Nella rubrica telefonica di Rao c’è un contatto registrato alla voce “Rolex”. È il numero di un tale Francesco che tratta la compravendita di orologi di lusso su alcuni social network.

Durante la perquisizione Picciotto ha distrutto il telefono. Sono tutti elementi che hanno convinto la Procura di Palermo a chiedere l’arresto. L’ordinanza è del giudice per le indagini preliminari Ermelinda Marfia.

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05 Giugno 2024, 17:02

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