Isole Eolie, tutti i nomi in campo per le elezioni - Live Sicilia

Isole Eolie: mare, sole ed elezioni: tutti i nomi pronti a sfidarsi

Volti nuovi e vecchie conoscenze
LA CORSA A SINDACO
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MESSINA – Le elezioni amministrative toccheranno anche l’arcipelago delle Eolie, in provincia di Messina.

Si andrà alle urne a maggio-giugno 2022, per quanto non sia ancora uscito il decreto che definisce la data precisa delle votazioni. Il management del comune di Lipari controlla sei isole in tutto, tranne Salina che possiede un’amministrazione a parte divisa in tre enti (Santa Marina Salina unita a Lingua, Leni e Malfa), con i rispettivi Primi Cittadini.

L’attesa del sindaco Giorgianni

Attualmente, il sindaco di Lipari è Marco Giorgianni (classe ‘67 e nato a Milazzo), arrivato al suo secondo mandato che, per normativa, non potrebbe ricandidarsi. Un decreto regionale prossimo alla pubblicazione dovrebbe cambiare le sorti di questa prerogativa perché disporrebbe la possibilità ai sindaci uscenti, con due legislature consecutive nel curriculum, di ottenere un terzo mandato solo se si tratta di comuni fino a 15mila abitanti.

E questo è il caso di Lipari. Dunque Giorgianni è in attesa, anche se non si esclude che punti a un seggio all’Ars. Un sostegno del Centrodestra potrebbe essere spinto dall’Udc, in quanto Giorgianni è caldeggiato dalla corrente di Gianpiero D’Alia anche perché è cugino dell’ex ministro peloritano alla Pubblica amministrazione, già sottosegretario all’Interno, ora consigliere della Corte dei Conti.

I candidati navigati

L’Isola di Lipari fa gola a molti, in quanto la più grande come superficie e la più popolosa, da sempre terreno fertile per tantissimi investitori. In base al numero della cittadinanza si comporrà una Lista Civica con 16 ipotetici candidati, per ogni aspirante sindaco. Chi sarebbero i nuovi probabili concorrenti alla poltrona di sindaco e rivali di Giorgianni, qualora arrivasse il via libera al terzo mandato? Il vicesindaco del Comune di Leni (Salina) Riccardo Gullo (classe ’50), politico esperto e già sindaco per due mandati a Santa Marina Salina, ambisce alla piazza più vasta di Lipari ed è stato il primo ad ufficializzarlo.

E’ stato sirettore del Museo di Lipari per diverso tempo. Gullo è sposato in seconde nozze con una donna liparota. Pare che sia lui il perno del comando a Leni, malgrado sia il vice di Giacomo Montecristo da aprile 2019. L’indirizzo politico è Pd, affine all’amico scrittore ed ex sindaco Michele Giacomantonio.

Il secondo avversario sembra essere proprio il vice di Giorgianni, Gaetano Orto (classe ’68), avvocato determinato con un notevole seguito a Messina città anche per la sua libera professione, che sul piano politico avrebbe già praticamente chiuso un accordo a livello provinciale e regionale con Forza Italia, nella linea parlamentare Grasso-Calderone (in virtù anche della vicinanza con la coordinatrice cittadina di Forza Italia Bernadette Grasso). La squadra sarebbe formata da quattro esponenti: l’ex presidente del consiglio comunale di Lipari, nonché consigliere Adolfo Sabatini e l’attuale assessore ai Trasporti Daniele Orifici, più i due consiglieri di opposizione Gesuele Fonti e Eliana Mollica.

Un altro candidato che va per la maggiore è un noto imprenditore e ingegnere, Emanuele Carnevale (classe ’63) che è co-proprietario di una catena di alberghi “Aeolian Charme Collection” (in tutto 4, di cui uno a Canneto ed uno ad Acquacalda) e attività di ristorazione. Pare si sia accordato con uno schieramento politico trasversale. Qualche esempio: i consiglieri Ugo Bertè, Giuseppe Finocchiaro e Giuseppe Grasso e l’ex assessore Tiziana De Luca che ha lasciato la giunta di recente, ha vissuto entrambi i mandati di Giorgianni ed è stata la più votata come consigliere comunale, in passato afferente all’ambito navarriano.

Carnevale ha lo slogan “Ci metto la faccia” e il pallino della destagionalizzazione: “Le Eolie sono frequentate quattro mesi l’anno (prima del Covid) – dice – ma possono andare bene 10 mesi l’anno, come alcune zone della Sicilia sud-orientale che si sono sapute vendere. Gli inglesi vanno in vacanza cinque volte l’anno, gli Svizzeri tre. Abbiamo perso visitatori perché non possiamo garantire i trasporti per il maltempo. Creiamo attracchi alternativi a Marina Corta e Acquacalda. Non si può permettere che gli aliscafi tornino a Milazzo, senza fermarsi nei porti. Propongo un servizio elicottero per 15 persone che copra la tratta Milazzo-Isole”.

Vecchi sfidanti ci riprovano a Lipari

Vicina a Fratelli d’Italia c’è l’unica presenza in rosa di Annarita Gugliotta anche lei avvocato che si è dichiarata candidabile a sindaco ed è capogruppo di “Vento Eoliano” in Consiglio comunale a Lipari. Il supporto per lei giunge dal collega liparoto Francesco Rizzo, già consigliere comunale a Messina e odierno membro del Direttivo nazionale di Fratelli d’Italia che appartiene ad un bel gruppo solido. Rizzo può vantare ormai un’amicizia con la leader Giorgia Meloni e dialoga direttamente con lei per le scelte politiche.

Fratelli d’Italia punta anche sull’entusiasmo di Gianluca Giuffrè che è coordinatore di partito per le Isole Eolie ed originario di Ginostra. Giuffrè è imprenditore del turismo e si è intestato battaglie come quella di far installare l’energia elettrica a Ginostra, montando il caso sui media nazionali.
Si prospetta il ritorno di una discesa in campo dell’ex sindaco Mariano Bruno, che ha guidato il Comune dal 2001 al 2012 ma pochi sembrano sposare questo progetto. La voce più pressante è di un reclutamento da parte della Nuova Democrazia di Totò Cuffaro.

I competitors a Salina

Il Comune più imponente a Salina è Santa Marina Salina che amministrativamente include anche il piccolo comune di Lingua. Dall’11 giugno 2017 è governato dal sindaco Domenico Arabia (classe ‘78 ed originario di Catanzaro) che è stato eletto con la Lista civica “Vivere Salina”. Arabia è figlio di un grande progetto nato dai due mandati di Massimo Lo Schiavo che ha voluto costituire un team di ragazzi nostrani. E’ predisposto alla seconda candidatura con un gruppo parzialmente diverso da quello con cui ha vinto le elezioni.

Dal 2019, non ha una minoranza (perché dimessa a causa dell’indagine “Isola Verde”) in Consiglio che assicuri il confronto “Non me la sono sentita di far cambiare il Piano Regolatore adottato nel 2014, dopo 20 anni di studio” – commenta. Arabia è inserito nella pubblica amministrazione da 15 anni: collaboratore del sindaco nel 2007, assessore nel 2009, vicesindaco nel 2012 e reggenza 2015-‘17.

Tra i competitors è circolato il nome del vicesindaco di Arabia, Salvatore Re, una fake smentita perché si tratta di uomo di fiducia mentre l’ex capolista della minoranza Domenico Giuffrè (candidato nel 2017) potrebbe aver ripreso il discorso interrotto. Nei piccoli centri, ci si consulta sottobanco fino alla fine.
A Malfa c’è la prima e l’unica (al momento) donna sindaco dell’arcipelago Clara Rametta (classe ‘50), che ha dimostrato tanto per questa collettività, anche come imprenditrice. Fa parte di un gruppo storico che amministra (prima con Longhitano) la località da 25 anni e che abbraccia l’80% della popolazione. Non dovrebbe avere problemi ad essere rieletta a fronte dei progetti cominciati e da terminare.


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