29 Ottobre 2014, 12:57
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PALERMO – Un crollo del giro d’affari con punte del 50%, oltre tre milioni di euro che andranno persi nell’arco di un anno, 40 licenziamenti, un sit-in a piazza Pretoria e un ricorso al Tar su cui i giudici amministrativi dovrebbero esprimersi il 4 novembre. Le pedonalizzazioni tornano a far discutere e stavolta, a dar fuoco alle polveri, ci pensa Confimprese Palermo con un incontro nel salone di Sant’Anna.
“Noi siamo certi di vincere il ricorso – dice il presidente Giovanni Felice – ma non per questo vogliamo tornare alla situazione precedente alle pedonalizzazioni. Non siamo contrari alla chiusura delle aree, ma devono essere inserite in un contesto più ampio”. Anche per questo l’associazione ha presentato il progetto “Spalanchiamo il centro storico”, per invertire una tendenza che, secondo i dati di Confimprese, sta mettendo in difficoltà le attività commerciali di piazza Sant’Anna e di via Discesa dei Giudici, la zona una volta detta “Fiera vecchia”.
Sono 51 i negozi interessati che, se fino a luglio 2014 soffrivano di un calo del fatturato del 2,7%, dopo le pedonalizzazioni hanno subito perdite di quasi il 40, con punte del 50. “Le attività che hanno cali minori sono quelle che hanno una clientela fidelizzata, ma mai sotto il 20% – aggiunge Felice – la riduzione media del volume d’affari è di 5.300 euro al mese per azienda, oltre 270mila euro totali che, su base annua, arrivano a 3,2 milioni di euro. Saranno 40 i posti di lavoro perduti”. Dati diffusi nel corso di una conferenza stampa nel salone della chiesa di Sant’Anna, in cui era presente perfino il parroco e l’ex parlamentare Giampiero Cannella.
Il 4 novembre si dovrebbe avere la decisione del Tar sul ricorso a due ordinanze, ma se l’esito fosse contrario all’amministrazione gli effetti potrebbero ricadere anche sulle altre aree chiuse al traffico. “Noi proponiamo iniziative economiche e culturali per rimettere al centro il centro storico – continua Felice – non siamo contrari alle pedonalizzazioni in generale ma a quelle fatte sinora, che uccidono il commercio. Un altro problema sono i parcheggi, ma basterebbe mettere i divieti di sosta dalle 7 alle 10 del mattino tranne che per i residenti, così da evitare che tutti i posti vengano occupati dagli impiegati, ma l’amministrazione preferisce fare la guerra ai commercianti piuttosto che ai dipendenti pubblici. Noi proponiamo di lasciare un corridoio di passaggio a piazza Sant’Anna e di riaprire via Discesa dei giudici, lasciando chiusa piazza Bellini. Ma finora nessuno ci ha ascoltati”.
“L’istituzione delle isole pedonali approvate dal Consiglio Comunale ed attuate dall’assessore Giusto Catania rappresenta un grande risultato per la nostra città – dice Francesco Bertolino (Mov139) – Palermo finalmente può vantare spazi vivibili dov’é possibile passeggiare liberamente circondati dai nostri straordinari monumenti. Inevitabile che queste novità stiano causando delle problematiche ad alcuni commercianti che svolgono le attività in queste zone. Credo che a questi soggetti coinvolti l’Amministrazione debba rispetto e attenzione, ma non è pensabile fare passi indietro su scelte così importanti per l’intera cittadinanza. Sono sicuro che dopo l’approvazione del bilancio, che avverrà nelle prossime settimane, potranno trovarsi le risorse necessarie per arredare e migliorare le isole pedonali ad oggi istituite; questo permetterà di trasformare queste isole oltre a spazi con il miglior decoro anche zone dove economicamente conviene investire”.
“Siamo al fianco dei commercianti – dice Paolo Caracausi (Idv), presidente della commissione Attività produttive del Comune – il 3 sarò in piazza con loro: i dati illustrati sono drammatici, l’assessore Catania mantenga gli impegni presi con le associazioni di categoria”.
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29 Ottobre 2014, 12:57