06 Dicembre 2023, 09:03
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ISRAELE – “Battaglie intense” sono in corso nella Striscia. Lo ha detto l’esercito israeliano – ricostruisce l’Ansa – secondo cui nell’ultimo giorno sono stati circa 250 gli “obiettivi terroristici” colpiti in tutta Gaza.
“I soldati – ha spiegato il portavoce militare – continuano a localizzare armi, imbocchi di tunnel, esplosivi e altre infrastrutture militari”. Tra queste, sono state distrutte le postazioni da cui ieri sono stati lanciati i razzi nel centro di Israele.
L’aviazione ha colpito nell’area di Deir al-Balah dove sono stati “eliminati terroristi di Hamas e della Jihad islamica palestinese”. Secondo il portavoce, è stata colpita una “cellula armata nei pressi di una scuola nel nord di Gaza” e in un’altra scuola, sempre nel nord, sono state trovate “armi e munizioni”.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi hanno concordato, nel corso di una telefonata tenuta oggi, sulla necessità di una de-escalation del conflitto tra Hamas e Israele.
Blinken, ha fatto sapere il Dipartimento di Stato americano , “ha ribadito l’imperativo che tutte le parti lavorino per evitare che il conflitto si estenda”, mentre Wang – secondo Pechino – ha sottolineato “che la massima priorità è cessare il fuoco e porre fine alla guerra il prima possibile”.
“Se avessimo voluto fare del male ai civili, avremmo potuto vincere l’intera guerra in un giorno, l’8 ottobre”: lo ha detto alla Bbc l’ex primo ministro israeliano, Naftali Bennett, sottolineando che Israele sta mostrando moderazione a Gaza.
“Avremmo potuto bombardare Gaza indiscriminatamente”, ha osservato, aggiungendo che questa “sarebbe stata la cosa più semplice del mondo… (ma) non lo stiamo facendo”.
La disponibilità di carburante e forniture mediche ha raggiunto livelli critici all’ospedale di Al-Aqsa, nella Striscia di Gaza, a causa della chiusura delle strade, mentre centinaia di pazienti hanno bisogno di cure d’emergenza a causa degli incessanti bombardamenti israeliani.
Lo rende noto in un comunicato Medici senza frontiere (Msf), sottolineando che lo staff palestinese e internazionale di Msf nell’ospedale riceve in media 150-200 feriti di guerra al giorno dall’inizio di dicembre.
“I pazienti ricoverati sono 700 e ne arrivano sempre di nuovi. Stiamo esaurendo le forniture essenziali per curarli”, afferma Marie-Aure Perreaut Revial, coordinatrice delle emergenze di Msf a Gaza. “La carenza di medicinali e di carburante potrebbe impedire all’ospedale di fornire interventi chirurgici salvavita o cure intensive. Senza elettricità i ventilatori non funzionerebbero più, le donazioni di sangue sarebbero interrotte e la sterilizzazione degli strumenti chirurgici sarebbe impossibile – prosegue Perreaut Revial -. È fondamentale facilitare la fornitura di materiale umanitario.
L’ospedale ha urgente bisogno di set chirurgici, fissatori esterni per fratture e farmaci essenziali, compresi quelli per le malattie croniche”.
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06 Dicembre 2023, 09:03