13 Ottobre 2020, 11:29
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CATANIA – L’assessore leghista Fabio Cantarella dopo la disposizione di imputazione coatta nei confronti suoi e del collega di partito Stefano Candiani per istigazione razziale si difende sui social.
“Non abbiamo offeso nessuno, né tanto meno istigato all’odio nei confronti di chicchessia, come aveva giustamente valutato la Procura di Catania nella sua richiesta di archiviazione” si legge. Poi l’assessore si rifà a quanto scritto dal Pm. “Questo ha scritto il pubblico ministero: Non può tuttavia attribuirsi alle precise espressioni di Candiani e Cantarella la portata oggettiva di espressioni discriminatorie o razziste, dovendosi piuttosto ravvisare in esse l’espressione di idee politiche incentrate sulla stigmatizzazione della presenza di immigrati in condizioni di clandestinità ….”. Cantarella continua. “Massimo rispetto istituzionale per la decisione del Gip e per il suo ruolo, ma con altrettanta serenità mi sento di dirvi che all’interno del processo dimostreremo (anche con la testimonianza di cittadini, di rappresentanti di comitati civici ma pure delle forze dell’ordine costrette a continui interventi in quella zona) che abbiamo obiettivamente descritto una situazione oggettiva di illegalità e degrado, sotto gli occhi di tutti e subita ingiustamente da chi vive da quelle parti”.
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13 Ottobre 2020, 11:29