L’Italia che soffre e vince | Spagna k.o., si vola ai quarti

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27 Giugno 2016, 19:56

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PALERMO – L’Italia che soffre, l’Italia che corre, l’Italia che regge, l’Italia che vince. Spagna al tappeto 2-0 al termine di una prova di qualità e sacrificio, come voleva Antonio Conte. Un tempo per parte e il dettaglio di un Buffon monumentale nel quarto d’ora finale. Il cuore azzurro regge e supera l’ostacolo degli ottavi: si vola ai quarti, contro un avversario di tradizione. Italia-Germania, già lo sguardo è lì.

Il primo tempo è un monologo azzurro. In apertura Pellè di testa scalda i guantoni di De Gea, dopodiché tocca a Giaccherini con una sforbiciata comunque fermata dall’intervento dell’arbitro. Trascorrono pochi minutti ed è Eder a mettere in crisi la retroguardia iberica. Nella fase centrale del match la Spagna prova ad abbassare i ritmi e a giocare palla a terra ma il palleggio non regge e l’Italia torna a menare le danze. Al 33’ Pellè si guadagna un’ottima punizione dal limite: sul pallone va Eder, De Gea respinge come può, Giaccherini anticipa tutti e tocca per Chiellini che da meno di un metro scaraventa in rete e fa impazzire di gioia pubblico e panchina. A un soffio dell’intervallo il solito Giaccherini converge e punta l’incrocio: il portiere della Spagna si supera e tiene i suoi in partita. Si torna negli spogliatoi con la selezione di Conte meritatamente in vantaggio.

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Gli attaccanti azzurri tirano i remi in barca e la Spagna comincia a tessere la tela che le ha fruttato due titoli europei e un Mondiale. Iniesta sale in cattedra e prende in mano le redini del centrocampo, entra Aduriz, Piqué si trasforma in bomber aggiuntivo e l’Italia comincia a tremare. Ma al 55’ Eder servito splendidamente da Pellè ha l’occasione per chiuderla: De Gea, ancora lui, sempre lui, dice di no. Fabregas saggia i riflessi di Buffon, il portierone risponde presente. Dopodiché tocca a Iniesta, Gigi è sempre lì. Minuti conclusivi al cardiopalma, entra Insigne e dà verve al reparto offensivo azzurro. Ma Piqué non si arrende e su uno svarione della retroguardia italiana, tocca il pallone verso la porta. Buffon non ne vuole sapere e ribadisce un concetto: da qui non si passa. E in contropiede, il subentrato Darmian mette in mezzo per Pellè: mister zona Cesarini non sbaglia, 2-0 e delirio azzurro. Si va a Bordeaux, sabato 2 luglio sarà ancora una volta Italia-Germania.

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27 Giugno 2016, 19:56

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