La banda dei furti di rame | Danni per milioni di euro: 8 arresti

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12 Giugno 2015, 09:36

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RAGUSA – Un’associazione per delinquere costituita in prevalenza da romeni e dedita ai furti di rame è stata smantellata dalla Polizia di Stato di Ragusa. Otto le persone arrestate, tre quelle riuscite a sfuggire all’arresto da parte della squadra mobile e degli agenti del commissariato di Comiso. I particolari dell’operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa in programma alle 10.30 nella Questura di Ragusa. All’incontro prenderanno parte il Procuratore della Repubblica Carmelo Petralia, il sostituto procuratore Valentina Botti, il Questore, i vertici nazionali della Sicurezza Enel e dirigenti della squadra mobile e del commissariato di Comiso.

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Sette degli otto arrestati sono stati rinchiusi in carcere, un ottavo è ai domiciliari. Una persona è stata denunciata. La banda avrebbe operato con l’appoggio di ricettatori italiani in tutta la provincia di Ragusa con ramificazioni a Catania e Messina. La svolta alle indagini grazie al ritrovamento sul luogo di uno dei furti, di uno scontrino e di un paio di guanti. L’operazione è stata portata a termine con il fondamentale contributo dell’Enel, che ha messo a disposizione le più avanzate tecnologie presenti sul mercato. Oltre a rubare cavi di rame, la banda avrebbe depredato aziende agricole e zootecniche, uccidendo gli animali direttamente sul posto e con crudeltà e portando via solo le carni pregiate. Tra gli obiettivi anche carburante, attrezzi agricoli, attrezzi per carpenteria, fitofarmaci, auto e trattori.

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12 Giugno 2015, 09:36

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