La banda del pizzo| Confermate tre condanne

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12 Luglio 2018, 09:34

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CATANIA. Un’assoluzione e tre condanne. Questa la sentenza emessa dalla seconda sezione penale della Corte d’Appello di Catania per Carmelo Ardizzone, Giuseppe Faro, Giuseppe Felice e Santo Laudani, condannati in primo grado per estorsione aggravata e continuata in concorso. Assolto per non aver commesso il fatto Santo Laudani, assistito dal difensore di fiducia Enzo Iofrida. L’imputato in primo grado era stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione. Per Carmelo Ardizzone, difeso dai legali Antonino Catalano e Michele Pansera, riduzione della condanna da 5 a 3 anni. Pene confermate, invece, per Giuseppe Faro e Giuseppe Felice, entrambi condannati in primo grado a 6 anni e 8 mesi, assistiti rispettivamente da Maria Lucia D’Anna, il primo, e da Salvatore Pappalardo e Francesco Sanfilippo, il secondo. “Sono estremamente soddisfatto – dichiara l’avvocato Enzo Iofrida – Abbiamo inseguito questa assoluzione sin da subito e anche dopo la condanna di primo grado. Finalmente abbiamo trovato la Corte d’Appello di Catania che ci ha dato ragione”.

 

L’INCHIESTA. E’ il novembre del 2016 quando i carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania eseguono, su disposizione della Procura di Catania, un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Giuseppe Felice, Carmelo Ardizzone e Giuseppe Faro. I tre sono accusati, insieme a Giuseppe Faro, arrestato in flagranza di reato dopo aver incassato il pizzo, di estorsione aggravata e continuata in concorso, con l’aggravante di aver agito per agevolare il clan Santapaola-Ercolano. Vittima dell’estorsione il titolare di una azienda di autotrasporti di Belpasso, costretto a consegnare sin dal 2012 la somma di 1000 euro ogni quattro mesi.

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12 Luglio 2018, 09:34

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