17 Giugno 2017, 19:48
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PALERMO – Azioni legali in arrivo per Ismaele La Vardera e rivolta della base dei salviniani a Palermo contro il coordinamento regionale della Sicilia occidentale.
Gli ex alleati del giovane candidato a sindaco e appartenenti al movimento “Noi con Salvini” chiedono un intervento dei vertici nazionali del partito, la ‘testa’ del coordinatore provinciale, Alessandro Pagano, e si sono rivolti ad un penalista.
“Non ci sono gli estremi per far annullare il voto – ha detto Francesco Vozza, candidato al Consiglio comunale nel corso di un’assemblea organizzata nel comitato di via Lincoln – ma intenteremo una causa penale. Con la sua condotta – ha continuato Vozza – La Vardera ha influenzato il risultato delle elezioni con l’inganno”. Nel corso dell’assemblea i sostenitori del partito di Matteo Salvini, in accordo con il gruppo di Caltanissetta, hanno sottoscritto un documento in cui evidenziano quelle che ritengono essere state le cause della sconfitta a Palermo.
In particolare, si punta il dito contro il coordinatore regionale della Sicilia occidentale, Alessandro Pagano. Per Vozza il sostegno del movimento leghista a La Vardera è arrivato solo ed esclusivamente per volontà di Pagano: “È stato lui a decidere, a presentarlo a Salvini senza consultarsi con la base – ha detto Vozza – Salvini giustamente si è fidato di lui. Quella di Pagano è stata una decisione presa anche per ostacolare la mia candidatura a sindaco che, di certo, non ci avrebbe fatto finire alle Iene. Vogliamo che Il responsabile di questo disastro ne paghi le conseguenze”.
Per i salviniani di Palermo, inoltre, il coordinamento regionale non ha saputo dare una linea politica coerente con i valori espressi dal movimento a livello nazionale: “Durante tutta la campagna elettorale non sono stati in grado di offrire una proposta politica credibile – si legge nel documento stilato – rinunciando a insistere su tematiche prettamente sovraniste e identitarie per paura di perdere il voto “moderato””.
Per Francesco Vozza è bene fare un’analisi seria soprattutto in vista del prossimo appuntamento elettorale: “Purtroppo se non si fa qualcosa subito – ha detto il leader dei salviniani a Palermo – ci presenteremo alle regionali con questi pesantissimi fardelli”.
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17 Giugno 2017, 19:48