La Betaland perde altri pezzi | Diener e Laquintana ai saluti

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24 Giugno 2017, 14:46

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Continuano in maniera frenetica, seppur sotto silenzio come sempre, i lavori della Betaland Capo d’Orlando per allestire una squadra che possa essere competitiva e all’altezza del doppio impegno che sta per pararsi di fronte alla formazione paladina. Un altro campionato da protagonista, in cui l’obiettivo principale continuerà ad essere la salvezza – magari da ottenere con largo anticipo com’è avvenuto nella passata stagione – e poi la prima volta di una formazione siciliana in una competizione internazionale di basket maschile, con quel turno preliminare di Champions League che potrebbe aprire le porte della fase a gironi alla formazione allenata da Gennaro Di Carlo. Ma almeno in questi giorni, a poter essere resi ufficiali potrebbero essere solo due movimenti in uscita, che riguardano due dei pilastri della splendida cavalcata che ha portato la formazione paladina prima alla Final Eight di coppa Italia e poi ai playoff per lo scudetto, con la sfida contro Milano iniziata con una clamorosa e bellissima sorpresa, ma conclusasi con la assai prevedibile eliminazione in quattro partite.

Con le valigie in mano, come detto, ci sono due elementi di spessore della Betaland Capo d’Orlando, ovvero Drake Diener e Tommaso Laquintana. Due giocatori che hanno espresso nel migliore dei modi alcuni dei valori che l’Orlandina Basket ha messo in mostra – sul parquet ma anche fuori – in questi anni, e che nell’intervista concesssa in esclusiva a Live Sicilia Sport il presidente Enzo Sindoni ha voluto rimarcare. Entrambi, però, proseguiranno lontano dalla Sicilia la propria carriera, che nel caso di ManDrake è stata già foriera di grandi risultati e soddisfazioni personali e di squadra, mentre per Tommy ha ancora molto da dire in virtù della giovane età e di un talento potenziale che è pronto per sbocciare del tutto. Passando nel concreto alle voci che arrivano da Radiomercato, Diener sarebbe ad un passo dall’ennesimo ricongiungimento con Meo Sacchetti, il coach che lo ha fatto esplodere a Castelletto Ticino e che dopo l’avventura congiunta a Capo d’Orlando datata 2007/2008 lo ritroverà ai suoi ordini anche nella rinnovata Vanoli Cremona. Per quanto riguarda Laquintana, la sua prossima avventura avverrà alla The Flexx Pistoia di Vincenzo Esposito. Non prima di aver risolto il contratto con la Betaland, che scadrebbe tra due anni.

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Una doppia operazione in uscita che si aggiunge al ritiro annunciato da Sandro Nicevic dopo gara4 dei quarti playoff contro l’Olimpia Milano, e che si aggiunge anche alla fine del periodo in prestito di Nikola Ivanovic e alle partenze di altri elementi di spicco del roster che nella passata stagione hanno fatto grande la Betaland, ovvero Antonio Iannuzzi (che ha scelto l’ambiziosa Fiat Torino) e soprattutto Dominique Archie, che ha ringraziato squadra, società e tifosi prima di intraprendere l’avventura in Israele. Due ulteriori partenze che hanno creato un po’ di malumore tra i tifosi, ma che non fanno perdere il men che minimo valore al lavoro che il direttore sportivo Peppe Sindoni sta provando a portare avanti, in virtù del 3+4+5 che sarà la distribuzione dei giocatori che andranno a referto ogni domenica in campionato: tre giocatori extracomunitari, quattro comunitari e cinque italiani. Attualmente il roster della Betaland, chiaramente rivoluzionato dopo l’inizio dell’estate, ci sono i soli Mario Ihring e Vojislav Stojanovic, entrambi valutabili come comunitari.

E al momento, ci sono anche due giocatori italiani, entrambi giovanissimi e per i quali è arrivato l’annuncio dell’inserimento nelle rotazioni della prima squadra. Stiamo parlando di Giorgio Galipò e di Andrea Donda, i quali rientreranno ogni domenica nel novero dei dodici che finiranno a referto per le partite di campionato. Di Galipò si ricorda soprattutto la sua apparizione nella partita vinta nel girone di andata a Brescia, quando coach Di Carlo aveva appena sei giocatori a disposizione e decise di gettare nella mischia la guardia classe 1999, che lo ripagò nel secondo quarto con una tripla che alla lunga si sarebbe rivelata fondamentale. Donda è invece arrivato a stagione in corso a Capo d’Orlando, in primis per rafforzare la formazione giovanile ma anche con la possibilità di entrare negli schemi e negli ingranaggi del coach, con tanto di apparizione nel garbage time all’ultima giornata, nella sfida vinta contro Pesaro che ha di fatto sancito la qualificazione al playoff. Piccoli e giovani tasselli dai quali ripartire, prima che il mercato in casa Orlandina Basket faccia scoppiare i tanto attesi botti.

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24 Giugno 2017, 14:46

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