La cabina a fuoco, poi il buio| “Viviamo da giugno nelle tenebre”

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02 Settembre 2018, 17:02

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PALERMO – Da oltre sessanta giorni è una convivenza esasperante. Più di venti strade sono piombate nel buio, circa 350 lampioni dell’illuminazione pubblica sono andati in tilt in seguito all’incendio della cabina elettrica “Assunta” che si trova in via Santa Rosalia, una traversa di via Roma. Da corso Tukory a via Oreto, da via Carlo Pisacane alla centralissima piazza Giulio Cesare, dove turisti e viaggiatori di ogni età arrivano e partono dalla stazione ferroviaria.

Da metà giugno viviamo in queste condizioni da quarto mondo – dice il titolare di una casa vacanze a pochi passi da via Vincenzo Errante ed è vergognoso. Provo davvero vergogna per i disagi che la nostra città provoca ai propri visitatori, mi rendo conto quotidianamente del ricordo che lasciamo. Una turista tedesca è stata derubata in via Maurolico poco dopo il suo arrivo. E’ giunta qui da me sconvolta, alle 21 era già buio fitto e due giovani l’hanno rapinata”.

Ma si tratta soltanto di uno dei casi che nelle ultime settimane si sono verificati nella zona. “Le risse alla stazione sono all’ordine del giorno – racconta Giovanni Burruano, un residente – un gruppo di giovani poche sere fa ha dato vita ad una lite in cui erano armati di bastone. Si sono dileguati verso la via Paolo Balsamo, ma nel mio palazzo siamo stati tutti svegliati dalle urla. E’ inevitabile che il buio incoraggi episodi del genere, visto che un quartiere ben illuminato è di certo sinonimo di maggiore sicurezza. Ma qui siamo cittadini di serie C, non importa a nessuno che le auto vengono rubate, che gli scippi sono aumentati e che dopo il tramonto è impossibile tornare a casa”.

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“Se parliamo di degrado non ci manca nulla – sbotta Francesco Lo Forte, che abita in via Cosmo Guastella -. Prostitute, rapine, furti, da due mesi anche il buio più fitto. Dovrebbero esserci delle priorità per l’amministrazione comunale, ma a quanto pare questa situazione non lo è”. A chiedere un intervento tempestivo soprattutto per salvaguardare la sicurezza di chi abita nel quartiere, anche il parroco della chiesa di Sant’Antonino, nel cuore della zona delle tenebre, mente i residenti della zona di Falsomiele hanno protestato scendendo in strada bendati. Ma per vedere quei punti luce accesi bisognerà ancora attendere.

“In merito al ripristino della cabina andata distrutta – spiega il neo presidente di Amg, Mario Butera – sono necessari almeno altri due mesi. Noi siamo i manutentori dell’impianto di proprietà del Comune e insieme all’assessorato di competenza stiamo svolgendo un’attività, in questo caso, di manutenzione straordinaria. L’assicurazione copre soltanto il danno, è quindi inevitabile che siano necessarie ulteriori risorse economiche per il ripristino, che avverrà non appena ci sarà l’ok sulla verifica della staticità e il benestare della Sovrintendenza, visto che la cabina si trova nei pressi di un palazzo storico”.

Ma non è tutto, perché alcune parti che compongono l’impianto che alimentava i punti luce, sono state inviate in Emilia Romagna per la riparazione. “Quando ci saranno restituite – precisa Butera – contiamo di passare alla fase successiva, ma nel frattempo il problema sarà parzialmente risolto con l’attivazione del nuovo impianto”.  Si tratta di circa trecento punti luce che tra le vie Lincoln ed Oreto, che saranno presto operativi. “Parliamo dell’ottanta per cento di lampioni nuovi di zecca – sottolinea il presidente dell’Amg – la quale attivazione avverrà entro metà settembre”.

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02 Settembre 2018, 17:02

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