26 Agosto 2018, 18:40
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ROMA – “Abbiamo deciso di entrare in una situazione di stallo che era ormai diventata insostenibile per tutti. Vedere queste persone su una nave italiana attraccata sulle nostre coste e impossibilitate a scendere era una situazione intollerabile anche dal punto di vista umanitario”. Lo ha detto il direttore dell’ Ufficio nazionale comunicazioni sociali della Cei, don Ivan Maffeis, a Tg2000, il telegiornale di Tv2000, spiegando la decisione dei vescovi italiani di accogliere un centinaio di migranti che da giorni erano a bordo della nave Diciotti.
“C’è stata una prima fase con appelli e comunicati – ha spiegato il portavoce della Cei – per arrivare ad una disponibilità concreta e fattiva di accoglienza in strutture che appartengono e fanno riferimento direttamente alla Chiesa italiana. Questo per sbloccare la situazione. È ovvio che stiamo parlando di una soluzione che è legata all’emergenza, una soluzione che di fronte al no dell’Europa e al braccio di ferro che ha tenuto il ministro su questa questione è stata l’unica che siamo riusciti a individuare. Ma la vera partita da giocare è quella culturale e politica. Perché non possiamo semplicemente affrontare il tema dei migranti e questo esodo di popoli con delle soluzioni emergenziali che non devono essere sopravvalutate”.
“Questa risposta concreta – ha aggiunto don Maffeis – ravvia la speranza e la possibilità che di fronte all’altro non ci si possa semplicemente chiudere alzando muri o barriere ma come ripete spesso il Papa occorre veramente aprire la porta del cuore e di un’accoglienza reale costruendo un ponte verso l’altro e accettando che l’altro porti la propria esperienza, ricchezza e cultura. La vita vive anche di segni che ci ricordano chi siamo”. Nell’accoglienza di questi migranti, ha concluso don Maffeis, “si sono affacciate tante diocesi che hanno offerto accoglienza e disponibilità. Un po’ tutte le diocesi della Sicilia. Ricordo che stiamo parlando di un numero limitato, circa un centinaio di persone. E in queste ore si deciderà in quali centri queste persone debbano essere accolte”.
Intanto dalle Curie arrivano le prime disponibilità ad accogliere i migranti sbarcati dalla Diciotti. “Aspettiamo indicazioni dalla presidenza della Cei che ha direttamente coordinato l’iniziativa. Il presidente, il cardinale Gualtiero Bassetti, si trova a Dublino, ma abbiamo dato la disponibilità di noi tutti vescovi siciliani per accogliere i migranti”, dice monsignore Antonio Staglianò, delegato per le migrazioni della Conferenza episcopale siciliana. “Credo che la posizione dei vescovi non sia strumentalizzabile ideologicamente. E’ un atteggiamento richiesto dalla nostra testimonianza del Vangelo oggi. Non siamo a favore o contro il ministro Salvini. Non abbiamo soluzioni tecniche, ma abbiamo una voce da far sentire perché le soluzioni a questi problemi siano umane e si facciano ispirare dal Vangelo. Ma non facciamo e non vogliamo fare politica. Vogliamo testimoniare l’amore e la carità cristiana mentre orientiamo le coscienze dei cristiani”.
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26 Agosto 2018, 18:40