07 Luglio 2015, 12:22
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PALERMO – Per la prima volta dopo anni di crisi, i numeri relativi all’edilizia a Palermo fanno segnare numeri positivi rispetto all’anno precedente. Questo è quanto emerge dai dati del semestre ottobre 2014 – marzo 2015 della Cassa edile di Palermo (Cepima). Il lunghissimo periodo nero che ha visto costantemente precipitare gli indicatori dello stato di salute del comparto finalmente segna dopo un quinquennio segnali di ripresa. Che sono già evidenti dal dato relativo agli operai attivi. A ottobre 2014, infatti, gli iscritti alla cassa erano 6.369, contro i 6.295 dello stesso mese dell’anno precedente. Un piccolo incremento (circa l’uno per cento) che già si intravedeva nei dati dei mesi precedenti. Da ottobre in poi, il differenziale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente è sempre cresciuto con un picco a dicembre (+5,06%). Dati in crescita anche a gennaio con un più 4,5 per cento rispetto a dodici mesi prima, a febbraio l’aumento è stato del 2 per cento.
Ai dati della Cepima è dedicato il servizio di copertina di Sbc News, l’house organ del Sistema bilaterale delle costruzioni di Palermo, che da oggi si può scaricare sul sito della Cassa edile (IL LINK).
Bene anche la perfomance dell’andamento della massa salariale, cresciuta complessivamente nel semestre del 2,85 per cento. E questo malgrado a febbraio, per via del maltempo, si sia registrato un calo del 7,53 per cento rispetto a febbraio 2014, a cui ha corrisposto nello stesso mese un’impennata della cassa integrazione guadagni del 155 per cento. L’incremento più significativo in termini percentuali rispetto all’anno precedente si è avuto a novembre 2014 (+8,91%) e a marzo 2015 (+9,02). In totale, la massa salariale del semestre in questione ammonta a poco più di 44 milioni di euro, contro i 42 milioni 854 mila dello stesso semestre nell’anno precedente. Altalenante invece il dato della cassa integrazione. Oltre alla sopra citata impennata di febbraio, il dato è cresciuto a ottobre e dicembre (e leggermente a marzo), mentre è diminuito a novembre e gennaio.
L’incremento della massa salariale si accompagna a quello delle ore ordinarie di lavoro, che nei sei mesi ha fatto segnare un più 2,02 per cento, cioè una crescita di 83.680 ore. Leggermente negativo il dato di ottobre, sostanzialmente invariato quello di gennaio, in netto calo, per via delle piogge il dato di febbraio (- 8,07 per cento). Ciò nonostante, il saldo è positivo grazie all’exploit di novembre 2014 (+ 9,12) e alle buone performance di dicembre (+ 5,09) e marzo (+ 8,19).
L’unico indicatore negativo è quello dell’andamento delle imprese attive, dove nel periodo di riferimento ottobre-marzo si segnalano 93 imprese in meno rispetto alle 2.012 dello stesso periodo di un anno prima. Ma anche qui il trend migliora, visto che il calo si va attenuando costantemente mese dopo mese, partendo dal – 7,18 di ottobre 2014 fino al – 4,41 di marzo 2015.
“Finalmente si consolida la sensazione che già avevamo avuto nei mesi scorsi e di cui avevamo parlato nello scorso numero di Sbc Palermo News – commenta il presidente della Cepima Salvo Russo – e cioè che finalmente si vede la luce alla fine di questo lungo tunnel attraversato per anni dall’edilizia palermitana. Sono sati e sono mesi difficili, in cui il ruolo degli enti bilaterali al fianco di imprese e lavoratori è stato ancora più importante e delicato. Ora auspichiamo lo sblocco di nuovi cantieri pubblici per dare nuovo slancio a questo primo accenno di ripresa. Ci sono opere ferme per 150 milioni a Palermo: imprese e lavoratori non possono aspettare”. La stima di 150 milioni è stata recentemente effettuata dalla Fillea Cgil. “Per sbloccare queste opere basterebbero opportune manovre correttive e finanziarie tra cui il ricalcolo dei costi della manodopera, dei materiali e degli oneri aggiuntivi intercorsi da quando i lavori sono stati bloccati” dice il segretario della Fillea Cgil di Palermo e vicepresidente della Cassa edile Francesco Piastra.
Ma quali sono queste opere? Ci sono il raddoppio del ponte Corleone (meno di 21 milioni già stanziati), il collettore sud orientale di piazza Indipendenza (28 milioni) e il sottopasso di via Perpignano (15 milioni), tutte ex Cariboni. I lavori di completamento del collettore sud orientale sono da due mesi all’esame della commissione regionale Lavori pubblici, subito dopo verrà approvato dalla giunta comunale e si metterà in attesa del decreto di finanziamento regionale, con il cantiere che dovrebbe aprire i battenti entro l’anno. Il progetto del raddoppio del Corleone va rivisitato integrando il finanziamento attingendo le risorse dal sottopasso Perpignano. Le nuove fognature di via Messina Marine valgono 14,475 milioni ed entro giugno il progetto sarà inviato alla conferenza speciale e poi andrà in giunta. E’ in fase di aggiornamento il progetto della manutenzione del ponte Oreto (3,8 milioni di fondi Fas), poi c’è la manutenzione del ponte Corleone (20 milioni), mentre si attendono i progetti esecutivi per il canale di Boccadifalco (3,740 milioni) e la pulizia dei canali di gronda della città (2 milioni).
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07 Luglio 2015, 12:22