La Cgil attacca: “Irregolari|le nomine dei dirigenti regionali”

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03 Maggio 2011, 19:54

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Irregolarità nella nomina dei dirigenti. Abusi, mancanza di trasparenza, clientele. La Funzione Pubblica della Cgil attacca, attraverso una nota indirizzata all’assessore della Autonomie locali e Funzione Pubblica Caterina Chinnici, sulle modalità di conferimento degli incarichi ai dirigenti della Regione.

“A seguito di segnalazioni pervenute riguardo ad anomalie nelle procedure di conferimento degli incarichi dirigenziali – si legge nella nota – la Cgil-Fp ha avviato a partire dal mese di gennaio una ricognizione presso i dipartimenti regionali in merito alle istanze pervenute per la copertura delle postazioni dirigenziali disponibili e alle valutazioni espresse dai dirigenti generali in esito alle nomine effettuate”.

Una ricognizione che avrebbe “evidenziato un quadro preoccupante di gravi irregolarità derivanti dalla totale mancanza (se si eccettua due casi isolati per due postazioni) di atti istruttori o di ‘tracce e percorsi’ valutativi, che appaiono essere stati omessi dai dirigenti generali, contrariamente a quanto dagli stessi affermato nei decreti di nomina”.

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Insomma, mancano i presupposti alla base del conferimento di ogni incarico di questo tipo, al punto che, secondo la Cgil, questi “sarebbero stati effettuati in modo del tutto arbitrario e non trasparente, e, a cascata, essi potrebbero in atto comportare, tra l’altro, vantaggi di carriera e l’erogazione di indennità potenzialmente indebite (valutabile nel complesso a ben oltre 30 milioni di euro), per giunta pensionabili, in favore di taluni ed a scapito di altri, suscettibili di produrre danno risarcibile”.

Secondo il sindacato “da un sinergico connubio di arbitrii, abusi e forme di clientele emerge, il generale travisamento della legge regionale 10/2000, nonché addirittura la diffusa pratica di assegnazione di incarichi a dirigenti che neppure hanno presentato la domanda per l’incarico loro attribuito”.

La Cgil, infine, chiede l’accertamento delle reponsabilità politiche, amministrative ed erariali violate nonché il ripristino delle regole. Della situazione della dirigenza regionale, il mensile S aveva parlato diffusamente con un’inchiesta pubblicata nel numero di marzo.

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03 Maggio 2011, 19:54

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