La Cisl scende in piazza | “Crocetta, smetti di inseguire gli scandali”

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23 Novembre 2013, 10:51

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PALERMO – Non un corteo ma un presidio, una mega manifestazione con una partecipazione che, secondo i vertici della Cisl Sicilia, “supera ogni previsione”. Più di 7 mila persone, stamattina, hanno partecipato alla ‘catena umana’ organizzata dall’associazione sindacale a Piazza Indipendenza a Palermo e alla quale hanno aderito istituzioni e forze economiche e sociali dell’Isola come Confindustria, Confartigianato, Cna, e tante associazioni di lavoratori e di volontariato.

Un serpentone in movimento che ha unito i due Palazzi del potere siciliano: la sede della presidenza della Regione, Palazzo d’Orleans, e Palazzo dei Normanni, il parlamento regionale, ‘casa’ di 90 deputati. E’ l’inaugurazione di un nuovo modo di protestare, e la parola d’ordine è “dialogo”. E infatti, dopo il concentramento a Piazza Indipendenza e a Piazza del Parlamento, il segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, incontrerà il presidente della Regione Rosario Crocetta.

Lo ha annunciato nel momento del suo intervento in piazza, Bernava, scatenando fischi e cori di protesta. “Politici buffoni”, “delinquenti”, e poi tutti contro “il clown” Crocetta. Ma il segretario ha tentato di placare gli animi. “Questa è una manifestazione pacifica – ha detto – e il presidente Crocetta mi ha chiamato per dirmi che è pronto ad incontrarci”. Gli dirà che è il momento di smetterla di “inseguire gli scandali” e di fare annunci “che poi non vengono rispettati”: “Questa classe politica – ha continuato Bernava scatenando il consenso della folla – è piena di ‘parolai’, e di persone che da trent’anni occupano in modo strategico le poltrone per mantenere i loro equilibri, che però finora hanno prodotto soltanto povertà e clientele”.

Poi l’affondo al governo regionale. Formazione, Sanità, Enti locali, partecipate. “L’azione di questo esecutivo ha prodotto soltanto effetti negativi sui lavoratori di questo sistema che è marcio, ma è soltanto colpa dei politici. Si puniscono i dipendenti che sono le uniche vere vittime di questo modo di fare politica che ancora non si è riuscito a smantellare, perché la cosa si sta affrontando nel modo sbagliato”. Questi, poi, sono i mesi della legge di stabilità regionale, e la preoccupazione della Cisl è che, “ancora una volta e come è successo sempre negli ultimi anni”, vengano colpiti proprio i lavoratori: prevalentemente i precari. E allora largo alle proposte.

Smontare “tutte quelle macchine mangia soldi che sono le partecipate e alcuni sistemi della Sanità”, ristrutturare il sistema della Formazione cercando di salvaguardare gli operatori, creare un fondo unico per le politiche sociali da alimentare con tutta la spesa storica e con le somme del fondo sociale europeo, costi e prezzi standard nella Sanità e negli Enti locali, ma soprattutto un “patto di emergenza per i prossimi quattro anni” che venga fatto con le forze sociali.

La Cisl è pronta a collaborare per inaugurare una nuova fase, l’ultima – forse – che renderà possibile l’uscita dalla crisi e che darà alla Sicilia “una strategia per avere maggiore giustizia sociale”. La “valanga umana” – come l’ha chiamata il segretario Bernava – che oggi ha assediato Piazza Indipendenza lo urlava all’unisono: “Vogliamo lavoro, lavoro, lavoro”.

Di seguito, la diretta della manifestazione di stamattina.

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La manifestazione regionale della Cisl ha preso il via e piazza Indipendenza davanti a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione a Palermo, si va colorando di verde e bianco dal colore dei palloncini e delle bandiere del sindacato. Dalle nove province dell’Isola sono in arrivo, calcolano gli organizzatori, settemila persone e settanta-ottanta pullman. Tra le 10,30 e le 11,30 una catena umana stringerà simbolicamente dentro un grande serpentone sociale, presidenza della Regione e Ars. Alle 11,30 Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, terrà il comizio di chiusura in piazza Indipendenza. Accanto a lui sarà, tra gli altri, il segretario della Cisl lombarda, Gigi Petteni. Alla “manifestazione-appello” della Cisl a politica, istituzioni, forze economiche e sociali dell’Isola per “mettere al centro, assieme, i temi della crisi e di una rottura storica con la logica delle risse, delle poltrone, degli sprechi e di una gestione clientelare e affarista della spesa”, hanno dato l’adesione, fa sapere la Cisl: Confindustria, Confartigianato, le principali centrali coop, Confcooperative, Lega e Agci. Ancora: Acli, Cna e Confapi regionali; il Coordinamento H fra le associazioni dei portatori di handicap. La onlus Jus Vitae di padre Antonio Garau. Il Circolo Acli intitolato a padre Puglisi. Le associazioni Gruppo Sali, Conferenza Volontariato Giustizia della Sicilia, Zagara, Ideando, Auxilium e Apriti Cuore. LiveSicilia seguirà in diretta la manifestazione.

10.40 Prende il via la mega manifestazione organizzata dalla Cisl a Piazza Indipendenza. Non un corteo ma un presidio, un’occupazione della piazza dal quale partirà una catena umana che unirà simbolicamente i due Palazzi del potere, Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione e Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana. Una partecipazione che “supera le nostre previsioni”, dice Giorgio Tessitore, componente della segreteria regionale della Cisl. Si parla già di oltre 7 mila persone.

10.55 “Con questa grande manifestazione auspichiamo l’apertura di una nuova fase di dialogo con la politica, finora rimasta inerte di fronte a questa crisi”. Lo dice il componente della segreteria regionale della Cisl Sicilia Giorgio Tessitore. “Fino ad oggi è mancato il dialogo tra la politica e le forze sociali, noi oggi uniamo simbolicamente i due palazzi del potere siciliano per simboleggiare la nascita di una nuova fase che vedrà noi collaborare insieme con i politici”.

11.25 Al grido “lavoro, lavoro, vogliamo lavoro”, i manifestanti della Cisl accolgono l’intervento del segretario Maurizio Bernava. Ma tra i cori si sentono anche tante critiche al governo regionale: “Buffoni”, urlano i lavoratori.

11,35. “L’emergenza è il lavoro”. Inizia così l’intervento del segretario generale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava. “Ci vuole un’assunzione di responsabilità – dice Bernava – , a cominciare da chi governa. Questa è la vera emergenza – ripete – : se l’Italia non cresce la Sicilia non cresce. Vanno fermati gli sprechi e le clientele di una politica che non produce nulla se non nuova povertà, siamo qui per far capire al governo che vanno fatte scelte epocali. Costi e prezzi standard nella Sanità ma anche negli Enti locali, controlliamo a chi diamo i soldi, e questo si fa con leggi non con gli annunci sui giornali. Proponiamo un patto di emergenza per i prossimi  quattro anni, che deve essere fatto con noi forzo sociali. Anche sindacati devono cambiare, e noi oggi siamo parte attiva di questo cambiamento. La partecipazione di oggi è la risposta, va fatta un’alleanza sociale su obiettivi chiari e precisi, non ci piacciono le finzioni, e questa classe politica è piena di persone che dicono tanto e fanno poco, una classe politica di clown”.

11.40 “Una valanga umana, più che una catena umana, quella di oggi – continua Bernava – . C’è ancora troppa povertà, e da questa piazza chiediamo che vengano smontate tutte quelle macchine mangia soldi, dalla sanità alle partecipate, per creare lavoro e favorire investimenti. Altrimenti il nuovo bilancio regionale colpirà di nuovo esclusivamente i lavoratori. Non siamo demagogici, siamo pronti a dialogare, ma non si possono lasciare in piedi sprechi, inefficienze e clientele a discapito dei lavoratori. Da trent’anni c’è un’occupazione strategica di una classe politica attaccata alle poltrone e che sa fare solo clientele. Oggi la Sicilia ha bisogno di una strategia: per crescere, per avere più giustizia sociale”.

11.45 “Basta inseguire gli scandali”. Dirà questo il segretario della Cisl Bernava al presidente della Regione Rosario Crocetta. È previsto, infatti, un incontro a mezzogiorno proprio con i vertici regionali e con il governatore. “Stamattina Crocetta mi ha chiamato – racconta Bernava alla platea che inizia a fischiare – e mi ha detto che ci aspetta a mezzogiorno, è tornato a Palermo per incontrarci”.

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23 Novembre 2013, 10:51

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