La città si svuota e fioccano i furti | I consigli utili: “Ecco come evitarli”

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18 Agosto 2014, 06:25

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PALERMO – L’ultimo caso risale soltanto a qualche settimana fa: in via delle Madonie tre malviventi sono stati fermati poco prima che facessero accesso in un’abitazione del terzo piano. Erano muniti del “kit” per lo scasso e, abbandonate le cosiddette “chiavi bulgare” il quale boom si è verificato nello scorso anno, stavano entrando in azione con arnesi ancora più rudimentali coi quali avrebbe sradicato il cilindretto. Tanto da fare troppo rumore ed attirare l’attenzione di chi abita negli appartamenti vicini a quello preso di mira. A coglierli in flagrante è stata la polizia che ha fatto scattare le manette.

La Questura di Palermo ha potenziato nelle ultime settimane il servizio di pattugliamento nel territorio, specialmente nelle zone residenziali, dove c’è la presenza minore di attività commerciali e spesso gli anziani si trovano da soli in casa. In una traversa di viale Regione Siciliana, ad esempio, un uomo tornato dalle ferie ha trovato un malvivente in casa. Un extracomunitario che si sarebbe dato immediatamente alla fuga uscendo dalla finestra ed arrampicandosi per i balconi sottostanti. Le strade deserte ed il silenzio incoraggiano infatti i topi d’appartamento ad entrare in azione, e per il Ferragosto oltre alle vie del centro storico, le volanti passeranno al setaccio quelle della periferia, ma anche delle zone balneari. Da via Montesanto a viale Strasburgo, da Mondello a Sferracavallo.

Anche i carabinieri hanno dato il via ai controlli “estate sicura”, e nel corso degli ultimi fine settimana, quelli a cavallo del Ferragosto per intenderci, hanno denunciato due persone trovate in possesso di chiavi e grimaldelli che sarebbero probabilmente stati presto utilizzati per mettere a segno l’ennesimo colpo in casa in città. Eppure, piccoli accorgimenti potrebbero scoraggiare di gran lunga i malviventi. E’ la Questura di Palermo a fornire alcuni semplici consigli per evitare di essere presi di mira o per fare andare in fumo i piani dei malviventi.

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“Non è difficile immaginare che i primi posti esaminati dai ladri in cerca dei nascondigli per oggetti di valore – spiegano – siano armadi, cassetti, vasi, quadri, letti e tappeti, eppure molte persone ancora li utilizzano. Quindi, se proprio dovete nascondere in casa degli oggetti, sarà utile fare ricorso ad un po’ di inventiva. Inoltre – aggiungono – è utile fotografare i beni di valore che potrebbero essere oggetto di furto, in modo da consegnare eventualmente una foto al momento della denuncia per poterla inserire nella bacheca online della polizia di Stato. http://questure.poliziadistato.it/bacheca/. Questo servizio – precisano – è stato appositamente istituito per contenere informazioni e foto di oggetti denunciati e/o ritrovati in modo da rendere più agevole ai legittimi proprietari la ricerca tra i beni eventualmente sequestrati a seguito di indagini e ottenerne la riconsegna”.

“Se è prevista un’assenza breve da casa, è opportuno lasciare qualche luce accesa, la radio, l’impianto stereo o il televisore in funzione, chiudere sempre la porta a chiave e non lasciare le chiavi sotto lo zerbino o in altri luoghi alla portata di tutti. Ricordiamo inoltre che i messaggi sulla porta dimostrano che in casa non c’è nessuno e che è una buona idea quella di sensibilizzare i vicini affinché sia reciproca l’attenzione a rumori sospetti sul pianerottolo o nell’appartamento. Nel caso non bisogna esitare a chiamare il 113. Se tornando a casa si trova la porta aperta o chiusa dall’interno, non bisogna entrare. Potrebbe scatenarsi una reazione istintiva del ladro che si vede scoperto. Non è necessario fare gli eroi, ma telefonare subito il 113“.

Se la vacanza programmata è invece più lunga, è bene essere riservati e non informare troppa gente, perché il proprio appartamento rimarrà incustodito per diversi giorni o settimane. “Meglio non fare sapere ad estranei i propri programmi di viaggi e vacanze – spiegano dalla questura -. Così come è preferibile non pubblicare sui social network, da Facebook a Twitter, gli spostamenti. Queste informazioni possono arrivare indirettamente a persone poco raccomandabili. Consigliamo anche di installare, se possibile, un dispositivo automatico che, ad intervalli di tempo, accenda le luci, la radio, la televisione. Ma anche di evitare che si accumulino posta e pubblicità nella cassetta delle lettere, chiedendo ad un vicino di ritirarla. Infine – concludono – meglio non divulgare la data del rientro e, anche alla segreteria telefonica, non dare informazioni specifiche sulla propria assenza”.

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18 Agosto 2014, 06:25

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