La condanna di Dell’Utri | Chiesto l’annullamento

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02 Ottobre 2015, 12:37

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PALERMO – Gli avvocati di Marcello Dell’Utri hanno depositato richiesta di incidente di esecuzione alla corte d’appello di Palermo chiedendo l’annullamento della sentenza con la quale è stato condannato a sette anni per concorso in associazione mafiosa. Nella richiesta i legali Giuseppe Di Peri, Bruno Nascimbeni e Andrea Saccucci citano la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha annullato il verdetto di condanna per l’ex n.2 del Sisde Bruno Contrada, accusato come Dell’Utri di concorso in associazione mafiosa.

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La sentenza della Cedu, divenuta definitiva il 14 settembre scorso, ha annullato il verdetto di condanna emesso nei confronti di Contrada, sostenendo che la giurisprudenza italiana, fino al 1994, sul concorso in associazione mafiosa, non consentiva la tipizzazione del reato e, quindi, non permetteva all’imputato di prevedere gli effetti negativi della propria condotta. Solo dopo il 1994, con la cosiddetta sentenza Dimitri, secondo i giudici europei, la Cassazione ha raggiunto un’interpretazione univoca del reato. Siccome la condotta per cui Dell’Utri è stato condannato, come fu per Contrada, è precedente al 1994, secondo i legali ci sarebbero tutti i presupposti per una revoca del verdetto. L’istanza è stata ai giudici della III sezione della corte d’appello di Palermo che emise la sentenza di condanna a sette anni, poi confermata dalla Cassazione. Il collegio ora dovrà fissare un’udienza in camera di consiglio alla presenza di accusa e difesa, e poi decidere sulla richiesta. Dell’Utri è attualmente detenuto nel carcere di Parma per scontare la pena.

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02 Ottobre 2015, 12:37

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