14 Aprile 2015, 16:37
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PALERMO – I 76 dipendenti della società partecipata Sviluppo Italia Sicilia stanno protestando di fronte a Palazzo dei Normanni per chiedere garanzie lavorative e un futuro meno incerto. Quella di oggi è la prima delle due manifestazioni annunciate dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca Uil, Fabi e Ugl Credito.
I dipendenti puntano il dito contro “il socio unico, la Regione Siciliana e del presidente di Sviluppo Italia Sicilia, Carmelina Volpe”, incapaci, secondo i lavoratori, di mettere mano a un Piano industriale credibile e di produrre atti concreti per salvare la società.
In 18 mesi di annunci e proclami in questa direzione, insistono i lavoratori, la Regione non è riuscita a rilanciare l’azienda. Ieri una lettera è stata spedita al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, dove i lavoratori riassumono la storia e ribadiscono le denunce.
Il personale in sciopero chiede ai vertici delle istituzioni regionali un’assunzione di responsabilità, a partire dall’erogazione del fondo da 1,2 milioni approvato dall’Ars e ancora bloccato negli uffici. Il servizio Bilancio e Tesoro, con il decreto 769, ha deciso di impegnare solo 400 mila euro, pari ai 4 dodicesimi del fondo. I restanti 8 dodicesimi dovrebbero essere erogati dopo l’approvazione della manovra finanziaria. Ma per i 76 dipendenti, che non percepiscono lo stipendio da 6 mesi
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14 Aprile 2015, 16:37