09 Maggio 2023, 16:41
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CATANIA – Totò Cuffaro vince il primo tempo di una partita destinata, forse, ad arrivare ai tempi supplementari. Il simbolo dello scudocrociato sarà presente sulle schede elettorali dei comuni di Acireale e Aci Sant’Antonio chiamati al voto il 28 e il 29 maggio. In entrambi i Comuni, la DC ha presentato le proprie liste, utilizzando come simbolo lo scudocrociato.
La Commissione Elettorale Circondariale di Acireale, tuttavia, aveva inizialmente ricusato il contrassegno della lista Democrazia Cristiana sostenendo che il simbolo poteva essere facilmente confuso con quello usato dal partito Nazionale Democrazia Cristiana.
Il partito di Cuffaro, difesa dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia ha proposto reclamo avverso la ricusazione del simbolo ottenendo la riammissione delle liste.
Nel reclamo i legali Rubino e Impiduglia hanno evidenziato che, nel caso di specie, “nessuna confusione potesse insorgere in capo agli elettori” e che il simbolo fosse “perfettamente identificabile con la formazione politica di cui è neo segretario nazionale Totò Cuffaro”.
Una tesi corroborata dal fatto che il simbolo in questione fosse già presente in altre due competizioni elettorali: le amministrative di Palermo e le scorse regionali siciliane e che altre circoscrizioni elettorali chiamate al vaglio delle liste non abbiano ricusato lo scudocrociato dei cuffariani. La lista di Cuffaro infatti correrà anche nei comuni di Catania, Siracusa, Belpasso, Piazza Armerina e Licata.
Una piccola vittoria che arriva dopo le infuocate polemiche dei giorni scorsi sulla legittimità di rifondare la Democrazia Cristiana da parte dell’ex presidente della Regione finito sotto il fuoco incrociato degli eredi della Balena Bianca. In primis, Gianfranco Rotondi che non ha escluso la possibilità di adire le vie legali come già avvenuto in passato in casi analoghi.
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09 Maggio 2023, 16:41