11 Aprile 2010, 10:31
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Da 4 a quattrocentomila euro il passo è breve, basta aggiungere due zeri. E’ il curioso caso scoppiato nella cittadina di Borgetto, 7 mila anime in provincia di Palermo. Una relazione tecnica, da allegare al piano regolatore generale, era stata affidata a un professionista palermitano nel 2003. Il comune aveva deciso che avrebbe pagato 4 mila euro quando questa sarebbe stata consegnata. Ma una delibera successiva revocava l’incarico al professionista, incaricando un’altra persona che la relazione l’ha scritta e consegnata.
Il problema nasce quando il primo professionista incaricato si rivolge al tribunale di Palermo per chiedere che l’ingiunzione di pagamento al comune. E, nella sua richiesta, allega anche la delibera del 2003. Quando funzionari e dirigenti ricevono le carte saltano sulla sedia, cercano gli originali in archivio e controllano.
I documenti sono identici – stesse date, stesse firme in calce – tranne che per l’oggetto della prestazione e, soprattutto, il compenso. Così è partita la denuncia alla locale caserma dei carabinieri che, da ieri, sono impegnati a interrogare politici dirigenti e funzionari.
Bisogna, infatti, capire di chi siano le mani che hanno manomesso il documento. Le accuse sono gravi: falso in atto pubbico, truffa e peculato.
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11 Aprile 2010, 10:31