18 Novembre 2009, 16:11
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“Dall’analisi dei numeri del conto economico dei primi tre trimestri del 2009, la gestione corrente per quanto riguarda l’azienda speciale Amat potrebbe avere una perdita oscillante tra i 10 e i 12 milioni di euro, questa sera in consiglio comunale in occasione della discussione sui budget delle aziende, chiederemo lumi su come si è arrivati a questa situazione e faremo proposte per il rilancio dell’azienda”. Lo dice Davide Faraone capogruppo PD al comune di Palermo. “Il contratto di servizio di Amat nel 2008 è stato 45,4 milioni di euro – aggiunge – A questi il Comune ha aggiunto nel suo bilancio 2008 altri 22,9 milioni che sono in realtà un trasferimento da parte della Regione per il tramite del Comune.
Se si tiene conto che la giunta, a valere sul bilancio 2009 ha operato tagli per circa 10 mln/euro dalla voce contributo per abbonamenti sociali, anziani e studenti, e in considerazione del fatto che l’attivo 2008 pari a 440 mila euro è dovuto quasi del tutto alla sopravvenienza di 571.821 euro dovuta alla vendita della società Palermo City Sightseeing, senza questa vendita è chiaro che ci sarebbe stata già nel 2008 una perdita di circa 130.000 euro. Se a questo si aggiungono il mancato introito per il contributo sociale di cui sopra, era facile prevedere un bilancio 2009 fortemente in perdita per almeno 6- 7 milioni di euro”.
Pe Faraone “rispetto a queste previsioni la situazione, ad oggi, è che viene confermato un trasferimento complessivo dal Comune tra contratto di servizio e trasferimento per conto Regione, di circa 65 mln/euro, mentre la mancata contribuzione deliberata a fine 2008 dalla Giunta per abbonamenti sociali e categorie protette in genere incide come ammanco per circa 7 mln/euro. La perdita viene limitata sul fronte dei ricavi attraverso un aumento delle voci ‘Rimborsi da Comuni limitrofi’ e ‘Multe a passeggeri’ (+61%) per 500.000 euro circa e una voce “Sopravvenienze attive” di circa 2 milioni di euro e sul fronte dei costi attraverso un risparmio su ‘carburanti’ e ‘metano’ per circa 2 milioni di euro (-25%), ‘ricambi’ 200 mila euro, ‘Canoni di noleggio’ 200 mila euro, ‘indennita’ cdà 200 mila euro. Sul fronte dei costi però registrano un aumento notevole le assicurazioni (+ 2.500.000 euro) (+64%), il costo del personale (+ 5.800.000 euro) (+ 8,5%), la manutenzione dei bus a metano (+ 350 mila euro ) (+ 67%). Gli abbonamenti infine calano del 15% (-450 mila euro)”. “E’ palese che alla luce di tutto questo – aggiunge – Amat chiuderà in passivo e lo scotto rischia di essere pagato ancora una volta dai cittadini in termini di qualità dei servizi. Si ripropone un film già visto per le altre aziende comunali, a ulteriore conferma che vi sono delle responsabilità oggettive da parte di chi ha guidato la città, il 2009, dopo il disastro di Amia e Gesip, sarà l’anno che vedrà anche l’Amat chiudere in passivo a sancire il fatto che la Giunta Cammarata ha fallito su tutti i fronti”.
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18 Novembre 2009, 16:11