"La detenzione: anticamera della morte" - Live Sicilia

“La detenzione: anticamera della morte”

Iblis, parla Fagone
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“La detenzione corrisponde all’anticamera della morte, specialmente quando si ha la consapevolezza di avere la coscienza limpida”. Lo afferma in una nota l’ex deputato regionale del Pid Fausto Fagone, tornato in libertà tre giorni fa per decisione del Tribunale del riesame dopo l’arresto per concorso esterno in associazione mafiosa avvenuto il 3 novembre del 2010 nell’ambito dell’inchiesta Iblis della Procura di Catania su presunti rapporti tra Cosa nostra, imprenditori e politici.

“E un mio dovere – continua Fagone – aver fiducia nella giustizia nella misura in cui la giustizia viene equiparata alla ricerca della verità. Naturalmente la legge e uguale per tutti. Questa inchiesta è costata allo Stato moltissimo denaro ed è giusto che vada fino in fondo affinché si cerchi la verità”. “Naturalmente – prosegue Fagone – al momento non mi ritengo una vittima dell’ingiustizia ma mi riterrò tale se alla fine del giudizio verrà confermata la mia estraneità”. “Le dimissioni da parlamentare – sottolinea Fagone – sono scritte nel provvedimento di accettazione dell’istanza di scarcerazione come elemento fondamentale affinché questa venisse accettata dal Tribunale del Riesame”. “Da ex uomo pubblico – conclude Fagone – ribadisco che se solo un elettore ha dubitato della mia onestà la cosa giusta da fare era proprio quella delle dimissioni da ogni delega popolare. Pur non sapendo se qualcuno ha dubitato, così e stato”.


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