La diagnosi del tumore ai polmoni | Arriva un nuovo strumento

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22 Gennaio 2019, 09:53

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PALERMO – Un nuovo strumento di diagnostica all’ospedale ‘La Maddalena’ di Palermo, prima struttura in Italia a dotarsi di un broncoscopio ultrasottile di ultima generazione. “Si tratta di un dispositivo che, lavorando in sinergia con le sonde ecografiche miniaturizzate e con i sistemi di navigazione, è in grado di scandagliare i bronchi fino alle ramificazioni più sottili, difficili da raggiungere con altri dispositivi”, si legge in una nota.

Il nuovo broncoscopio si rivela utile nella diagnosi avanzata del tumore al polmone e si va ad integrare con le tecniche chirurgiche mininvasive introdotte già da qualche anno nel dipartimento oncologico palermitano. Oggi nell’80 per cento dei casi, i pazienti vengono operati al polmone con chirurgia toracoscopica, ovvero attraverso metodologie mininvasive. Ciò consente di ridurre l’impatto chirurgico per il paziente, favorendo un più veloce recupero post operatorio e riducendo la percentuale di complicanze. “Si tratta di una percentuale importante – spiega il chirurgo toracico Roberto Marchese – in linea con i più alti standard internazionali. Noi, infatti, utilizziamo tecniche mininvasive nella quasi totalità dei pazienti, anche nel caso d’interventi più complessi, con una degenza media post-operatoria di quattro giorni circa”.

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Dunque, la diagnostica di nuova generazione si affianca ad una terapia chirurgica avanzata. “Inoltre – prosegue il chirurgo – ci doteremo a breve di una sonda che ci consentirà di fare contestualmente diagnosi e terapia, bruciando il tumore nello stesso momento in cui lo osserviamo. Questo, però, nel caso di pazienti non operabili attraverso le altre metodiche”.

Presente dal 2009, l’Unità operativa di Chirurgia Toracica e Pneumologia interventistica è tra le poche realtà in Italia che effettuano interventi di posizionamento di protesi endobronchiali.

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22 Gennaio 2019, 09:53

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