La Direzione regionale del Pd | Raciti lascia, ma non subito - Live Sicilia

La Direzione regionale del Pd | Raciti lascia, ma non subito

Il segretario: "Mandato concluso". Partito in bilico tra reggenza e transizione verso il Congresso. Faraone diserta l'appuntamento.

ALL'HOTEL DELLE PALME
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PALERMO – Raciti ancora in bilico tra dimissioni sì e dimissioni no, Faraone assente, Partigiani dem schierati in sala. Nel corso della Direzione regionale del Partito democratico di questa mattina all’Hotel delle Palme di Palermo, Fausto Raciti ha dichiarato “concluso” il suo mandato. Ma quando il presidente regionale dei Dem, Giuseppe Bruno, ha preso atto della sua dichiarazione e proposto di convocare l’assemblea del partito per l’8 aprile, Raciti, nella replica, ha spiegato che le sue non erano “dimissioni statutariamente previste”. A quel punto la convocazione dell’assemblea è saltata. Nel suo intervento d’apertura, Raciti aveva avanzato due ipotesi: la costituzione di un direttorio o la convocazione dell’assemblea per procedere a una reggenza. Il dibattito si è concentrato sulla seconda ipotesi, ma non ha sortito effetti.

“Raciti ha dichiarato, che il suo mandato è politicamente concluso ma che le sue dimissioni saranno formalizzate solo quando si avrà chiaro quale futuro si intende dare al Pd siciliano – scrive Antonio Rubino. – Da qui due proposte: accettare la richiesta dei renziani di convocare l’assemblea regionale per arrivare allo scontro oppure accompagnare al congresso con una gestione collegiale del segretario regionale, i segretari provinciali, il presidente dell’assemblea e della direzione”.

Rubino, nel suo intervento, ha messo in chiaro che non sarà accettato “alcun accordo che venga preso dentro una stanza dell’Ars” e il riferimento era all’intervento del capogruppo del Pd a Palazzo dei Normanni, Giuseppe Lupo: “Servirebbe una gestione più collegiale guidata dal segretario dimissionario oppure scegliere un reggente che convochi l’assemblea per eleggere un segretario di transizione”, ipotesi che potrebbe piacere anche al neo parlamentare nazionale Carmelo Miceli, segretario provinciale del Pd, che ha parlato di “reggenza come soluzione migliore” per uscire dalla crisi.

D’altronde, trovare una via d’uscita è una questione urgente, soprattutto con le amministrative del 10 giugno alle porte. 137 i Comuni dell’Isola che andranno al voto, tra cui alcuni grandi capoluoghi di provincia. Tra questi anche Catania, dove a rischiare grosso per la perdita di appeal del Pd è il sindaco uscente e di nuovo candidato Enzo Bianco.


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