22 Giugno 2024, 12:19
1 min di lettura
MESSINA – “Si tratta di momenti ciclici di un sistema che non ha mai funzionato le cui conseguenze ricadono su noi sindaci costretti ad aumentare le tariffe, tranne a Messina dove da quest’anno sono state abbattute del 30%, nonostante il costo di smaltimento esorbitante degli impianti dove la Regione siciliana ci costringe ad andare”.
Lo dice il sindaco di Messina, Federico Basile, a proposito della sospensione a tempo indeterminato dell’attività di trattamento dei rifiuti presso l’impianto Tmb a Lentini, disposta dall’amministrazione di Sicula Ambiente, la società che gestisce la discarica, a seguito del provvedimento dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente.
“D’altronde, Cateno De Luca aveva già anticipato nel 2021 – continua il sindaco di Messina -, nella qualità di sindaco di Messina, quanto il sistema fosse collassato e di contro le promesse dei termoutilizzatori di Musumeci che ancora aspettiamo”.
“La realtà invece vede la città di Messina indenne e libera rispetto al rischio di montagne di rifiuti come invece – aggiunge Basile – sono evidenti e si vedono in altre città siciliane. Questo livello di virtuosità in tema di rifiuti del Comune di Messina è stato raggiunto grazie alla raccolta differenziata che di fatto ha abbattuto le tonnellate di indifferenziata per le quali non c’è un impianto dove poter conferire e per di più da oggi, l’unico impianto in regime di monopolio creato dalla Regione siciliana ha chiuso per mancanza di autorizzazioni regionali!”.
Conclude Basile: “Avevamo previsto anche questo per tempo e proceduto infatti ad una gara per individuare un impianto diverso ed a costi più contenuti. Quindi possiamo dire che Messina, grazie ad un’attenta programmazione non soffrirà uno stato di crisi sui rifiuti per colpa e carenze di altri”.
Pubblicato il
22 Giugno 2024, 12:19