11 Ottobre 2013, 18:54
1 min di lettura
CATANIA. Senza stipendi dallo scorso mese di agosto ma la questione non è tanto o, meglio, non è soltanto questa. Sono i palafrenieri dell’Istituto d’Incremento Ippico regionale. Circa quaranta lavoratori alias quaranta famiglie. “Non riusciamo a capire secondo quali criteri siano stati operati tutti questi tagli operati dalla regione: siamo padri di famiglia con scadenze e mutui ed ora siamo già in una situazione disastrosa – spiega Salvatore Soldano, uno dei dipendenti -. Sulla nostra situazione c’è un silenzio imbarazzante e sulla quale non si sa nulla. Io lo dico chiaramente: abbiamo necessità di incontrare il presidente Crocetta che voleva prima sopprimere e poi accorpare l’Ente. Si è creata una confusione della quale ne stiamo pagando le conseguenze”.
Quello che è certo è che da lunedì prossimo i lavoratori proclameranno lo stato di agitazione: una presa di posizione che potrebbe sfociare in sciopero qualora non arrivassero risposte concrete: “Lo scorso luglio – prosegue Soldano -la commissione bilancio all’Ars denunciò un ammanco finanziario di 100 milioni di euro del quale evidentemente ne abbiamo pagato noi le conseguenze. Da lunedì saremo in stato di agitazione in attesa che il presidente Crocetta ci dica cosa ha intenzione di fare. Abbiamo parlato con l’assessore Cartabellotta ma lui ci dice che ha seguito il suo iter burocratico per sbloccare la nostra situazione e che non dipende più da lui. Per cui, aspettiamo che Crocetta ci dica cosa vuole fare”.
Un appello rivolto al governatore anche allo scopo di valorizzare la tenuta Ambelia di Scordia, un’azienda monumentale che comprende l’allevamento dei cavalli e 45ettari di terra ormai in stato di abbandono: “Siamo stati dimenticati. E non lo meritavamo”.
Pubblicato il
11 Ottobre 2013, 18:54