07 Giugno 2017, 05:39
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CATANIA – L’avevano chiamata operazione Camaleonte, forse perché la famiglia Ventaloro era riuscita a mimetizzare l’attività di spaccio di droga alla vita quotidiana che si svolgeva al civico 33 di via Capo Passero a San Giovanni Galermo. Raffica di condanne per gestori e pusher dell’organizzazione criminale sgominata dai carabinieri nel 2014. Si è chiuso il processo d’appello (stralcio abbreviato) che si è celebrato davanti alla Corte d’Appello di Catania, presieduta dal giudice Sebastiano Mignemi. Riformate alcune delle pene inflitte dal Gup ed accolta la richiesta del Pg Iole Boscarino di condannare Lorena Aurora che era stata assolta in primo grado. Il difensore della donna, l’avvocato Francesco Marchese, dichiara: “E’ ovvio che dissentiamo dalla condanna ma le sentenze si impugnano non si commentano”.
LE CONDANNE. Lorena Aurora, 4 anni 5 mesi e 10 giorni, Daniela Abramo, 4 anni 5 mesi 20 giorni, Sarah Ait Oufkir, 4 anni e 6 mesi, Alessandra Barbato, 4 anni 7 mesi e 10 giorni, Dario Sebastiano Barbato, 10 anni, 3 mesi e 20 giorni (continuazione con altra sentenza), Giovanni Barbato, 7 anni 4 mesi 20 giorni, Paolo Costa, 1 anno 1 mese 10 giorni e multa di 4.500 euro, Massimiliano Di Franco, 2 anni 3 mesi 10 giorni e multa di 7 mila euro, Graziella Fiamingo, 6 anni, 10 mesi e 20 giorni, Raffaele Fichera, 9 anni e 6 mesi (continuazione con altra sentenza), Gennaro Laguzza, 9 anni e 2 mesi, Carmela Leone, 7 anni e 2 mesi, Francesco Magheddu, 6 anni 10 mesi 20 giorni (continuazione con altra sentenza), Ivan Carmelo Nicolosi, 16 anni e 2 mesi, Vincenzo Dario Oratore, 9 anni e 6 mesi, Giovambattista Pace, 7 anni, Lorenzo Russo, 9 anni 2 mesi 10 giorni, Giovanni Ivan Sangiorgio, 2 anni 8 mesi 8 mila euro, Agatino Santoro, 1 anno 10 mesi 10 giorni multa da 4.615 euro, Andrea Spina, 4 anni e 10 mesi (continuazione con altra sentenza), Giuseppe Tirri, 9 anni, 5 mesi e 10 giorni, Jonny Tomaselli, 8 anni, Giovanni Ventaloro, 18 anni e 10 mesi, Giuseppe Ventaloro (classe Giugno ’85), 12 anni 7 mesi 10 giorni, Giuseppe Ventaloro, 4 anni e 20 mila euro di multa, Rosaria Ventaloro, 4 anni 5 mesi 10 giorni. LE FOTO
L’INCHIESTA – La Pg Iole Boscarino ha sviscerato i passi di tutta l’indagine condotta dai carabinieri e coordinata dalla pm Valentina Sincero da febbraio a luglio 2013. Intercettazioni audio e video avevano fotografato la “gestione” familiare della piazza di spaccio. Al civico 33 di via Capo Passero si smerciava cocaina e marijuana. Le menti del “take away” della droga erano i componenti della famiglia Ventaloro: Giovanni con l’aiuto del figlio Giuseppe e della moglie Graziella Fiamingo. I carabinieri ricostruirono l’organigramma e localizzarono i nascondigli dello stupefacente. Molti custodi erano donne, donne che avevano un ruolo di primissimo piano nell’organizzazione criminale. Si spacciava a tutte le ore del giorno al civico 33: dalle prime ore del mattino a tarda sera. Secondo quanto accertato dai carabinieri erano tre i turni: mattutino dalle 9 alle 14, pomeridiano dalle 14 alle 21, serale dalle 21 alle 4 del mattino. Come emerso da altre inchieste un importante ruolo rivestivano le vedett, che dovevano “difendere” la piazza di spaccio dalle incursioni delle forze dell’ordine. Tutto si svolgeva sempre e comunque sotto la supervisione dei componenti della famiglia Ventaloro, che presidiavano la zona ed organizzavano “l’intero traffico, occupandosi di gestire i canali di approvvigionamento dello stupefacente, nonché il ricavato dell’attività illecita, anche mediante la gestione di una cassa comune destinata al pagamento dello “stipendio” dei pusher e, ove necessario, a fornire supporto economico ai parenti degli arrestati”.
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07 Giugno 2017, 05:39