25 Marzo 2024, 16:23
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PALERMO – La Pelligra Holding Italia si è aggiudicata la gara di assegnazione della ex Blutec di Termini Imerese. Lo ha ufficializzato il ministro Adolfo Urso al tavolo in corso al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ora seguirà la fase formale, che prevede innanzitutto il via libera del comitato di Sorveglianza. La holding è nelle mani dell’attuale patron del Catania Calcio Ross Pelligra.
Urso ha parlato di un grande progetto di rilancio di tutta l’area industriale di Termini Imerese che diventerà il più grande porto commerciale e logistico di tutta la Sicilia occidentale con la realizzazione di un interporto. Termini Imerese, da novembre prossimo, diventerà il principale porto commerciale della Sicilia occidentale, con lo spostamento delle attività di Msc (Aponte) da Palermo a Termini Imerese. Al vertice era presente Pasqualino Monti, presidente dell’autorità portuale.
Il progetto della Pelligra Holding Italia, che fa capo all’imprenditore italo australiano, prevede l‘assunzione di 350 dipendenti con garanzia di impiego per almeno i prossimi due anni. Gli operai, dopo avere seguito un percorso di aggiornamento professionale, lavoreranno alla riconversione del sito. Una volta ultimati i lavori saranno creati dei lotti da affittare ad altre imprese. Al momento, dunque, è un’operazione immobiliare anche se Pelligra ha messo sul tavolo delle manifestazioni di interesse da parte di alcuni gruppi produttivi pronti a insediarsi a Termini Imerese.
Gli ulteriori lavoratori, ha detto ancora Urso, potranno beneficiare della Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego) per il prossimo biennio e di un successivo intervento di accompagnamento alla pensione anticipata.
“Oggi è una giornata importante per Termini Imerese, per la Sicilia e anche per l’Italia, perchè è il simbolo di una politica industriale che finalmente il nostro Paese può esercitare appieno”. Così il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. “C’è un investitore che si assumerà la responsabilità di reindustrializzare in quello che sarà un parco industriale nell’area dell’ex Fiat Blutec e che assumerà buona parte dei lavoratori ancora in cassa integrazione, inserito in un progetto, in una strategia di sviluppo dell’intera area, che avrà tre fattori tra loro collegati: il parco industriale, con accanto il porto commerciale e logistico – al centro del Mediterraneo – che tra poche settimane sarà quello di Termini Imerese, dove il traffico commerciale di Palermo sarà trasferito totalmente, con un operatore commerciale, il più grande al mondo, il Gruppo Msc. I due poli – ha aggiunto Urso – si integrano e saranno un moltiplicatore di sviluppo. A questi due asset di sviluppo se ne aggiungerà un terzo, perfettamente integrato, che sarà l’interporto di Termini Imerese, che mi auguro sia a breve rifinanziato in modo che insieme il porto logistico e commerciale, l’area industriale ex Fiat con tutte le attività produttive e l’interporto a fianco rappresentino davvero un significativo modello di sviluppo per Termini Imerese, per la Sicilia e per l’Italia meridionale”, ha concluso il ministro.
“Abbiamo sempre lavorato con tenacia assieme al governo nazionale per il rilancio dell’area industriale di Termini Imerese e per dare una prospettiva certa e sicura ai lavoratori e alle loro famiglie. Oggi si compie un altro passo avanti per la riconversione dello stabilimento – dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani –. Il governo regionale continuerà a mantenere alta l’attenzione e a fare la propria parte”. Schifani ha telefonato al ministro Urso per complimentarsi del risultato raggiunto. “Ho anche voluto – evidenzia Schifani – confermare il pieno sostegno della Regione al Piano industriale elaborato dal ministro”.
“Oggi è una giornata importante per Termini Imerese e per tutta Italia – dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, che ha partecipato alla riunione al Mimit a Roma –. Dopo oltre dieci anni di false promesse, infatti, l’ex stabilimento della Fiat si avvia a non essere più una cattedrale del deserto. Da sempre il governo regionale è al fianco degli oltre 500 lavoratori ex Blutec, le cui sorti sono state al centro della nostra azione. Oltre ai 350 che saranno assunti da chi si aggiudicherà il bando, oggi anche i restanti hanno avuto garanzie da parte della ministra del Lavoro Marina Calderone. Ringrazio di cuore Urso che, grazie alla sua struttura e al suo lavoro, sta dando un’accelerazione a questa vertenza di importanza strategica per la nostra Isola”.
“Una situazione complessa quella dei lavoratori ex Blutec che va affrontata con una soluzione articolata e sistemica. L’assessorato del Lavoro della Regione Siciliana farà per intero la propria parte mettendo a disposizione le risorse previste, che ammontano a 30 milioni di euro, sia per le politiche passive che per quelle attive necessarie a far ripartire il ciclo produttivo. Abbiamo già avviato le interlocuzioni per definire un programma di utilizzo delle risorse di concerto con il ministero del Lavoro, supportato dall’agenzia Sviluppo Lavoro Italia, e con le parti sociali. Ci aspettiamo la disponibilità da parte di tutte le istituzioni coinvolte per un proficuo utilizzo delle risorse che abbiamo riprogrammato per la definitiva risoluzione di questa lunga vertenza”. Lo dichiara l’assessore Nuccia Albano che ha partecipato alla riunione sulla vicenda ex Blutec di Termini Imerese.
“Abbiamo assicurato il nostro supporto per tutto quanto attiene alla logistica nella zona industriale attorno all’ex stabilimento Blutec. L’obiettivo è quello di rendere l’intera area funzionale e competitiva. Tra l’altro, attraverso il rilancio degli Interporti siciliani potremo realizzare un vero e proprio polo industriale che invogli aziende nazionali e internazionali a investire su Termini Imerese trasferendo qui le proprie attività produttive”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, intervenendo in videoconferenza al tavolo tecnico del Mimit.
“Il grande lavoro del governo sta dando i suoi frutti: un tavolo tecnico convocato dal Ministro delle Imprese Adolfo Urso alla presenza del Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone ha posto le basi per la creazione di un vero e proprio parco industriale che favorirà il nuovo insediamento di Pelligra e il rilancio dell’area sotto il profilo occupazionale, sia per quanto riguarda gli operai, sia per i lavoratori dell’indotto”. Lo dichiara Carolina Varchi, deputato e responsabile Politiche per il Mezzogiorno di Fratelli d’Italia.
“Il coinvolgimento dell’Autorità portuale e della Società interporti– aggiunge Varchi – è la prova della sintonia con il governo regionale guidato da Schifani e in particolare con l’assessore alle Infrastrutture Aricò. Questo lavoro consentirà un potenziamento del porto e delle aree circostanti e pone le basi per una rinascita vera della zona, sotto il profilo economico e imprenditoriale, e anche di attrarre nuove realtà che potranno trovare nel sito di Termini Imerese condizioni logistiche ottimali per la produzione. Ringrazio il governo per l’attenzione posta su un tema importantissimo per lo sviluppo e per il lavoro della Sicilia. Queste sono le risposte concrete, reali che diamo a chi parla di un Sud dimenticato. Il Sud – conclude Varchi – riparte davvero in questo modo: non con i sussidi, ma col lavoro vero”.
“Dopo anni di incertezze è arrivato il momento di voltare pagina – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino –. La conversione e il rilancio dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese sono un traguardo più vicino grazie alla comprovata esperienza e solidità del gruppo di Ross Pelligra e all’impegno che il governo della Regione ha profuso nei confronti di un progetto che farà da volano all’economia del territorio”.
“Il progetto di riqualificazione presenta non poche difficoltà e elementi ancora da chiarire, ma cercheremo di verificarne la fattibilità poiché potrebbe essere l’ultima occasione per i 560 lavoratori la cui cassa integrazione scadrà il 4 novembre 2024”, dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile de settore auto, e Vincenzo Comella, segretario generale della Uilm di Palermo, al termine dell’incontro svoltosi al ministero.
“Secondo quanto spiegatoci dal Mimit il progetto di reindustrializzazione della Blutec – riferiscono Ficco e Comella – l’obiettivo finale consiste naturalmente nell’insediamento sul sito ex Fiat di nuovi investitori; lo stesso interporto del resto offrirebbe occupazione a circa 100 persone. Sempre da parte istituzionale ci è stata prospettata la possibile costituzione di una società di scopo per la assunzione degli altri lavoratori. In ogni caso un certo numero, attualmente quantificabile in 40 persone, potrebbe già andare in pensione”.
Diventano però indispensabili, secondo i sindacalisti, “sia la predisposizione di uno scivolo pensionistico, tale da allargare la platea dei pensionandi oltre l’attuale numero di 40 persone, sia una garanzia occupazionale per tutti gli altri lavoratori. Infine chiediamo strumenti di politiche attive e di sostegno al reddito per i circa 200 lavoratori dell’indotto coinvolti. La concretezza delle garanzie occupazionali, che devono andare oltre i due anni, sono il presupposto stesso del consenso sindacale e del valore sociale del progetto. Chiederemo prima un incontro alla Regione e poi di nuovo al Mimit e al Ministero del Lavoro”.
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25 Marzo 2024, 16:23