08 Maggio 2013, 17:19
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PATERNO’. Ormai ci siamo. Domenica è il giorno i cui i giovani francescani provenienti da ogni parte dell’isola, si ritroveranno per una giornata di condivisione e di rivoluzione. La “Festa del Sì” dei giovani francescani è ormai una tradizione forte e radicata: tutti uniti nel nome di San Francesco d’Assisi. La mèta dei viandanti francescani quest’anno è Paternò. Qui per tutta la giornata di domenica almeno un migliaio di giovani della Gioventù Francescana, si ritroveranno per riaffermare i valori della fratellanza, della solidarietà e del riscatto sociale. Una festa che racchiude un intenso senso di condivisione: Paternò verrà “invasa” di colori, suoni ma anche idee. Idee per un presente ed un futuro decisamente migliore. “I giovani costituiscono la spina dorsale del Paese – spiega il presidente regionale della Gi.Fra. , Carmelo Vitello -: quella di domenica sarà una grande festa ma come sempre vogliamo che diventi anche un deciso momento di confronto”. L’appuntamento è, dunque, per domenica. Di seguito, il comunicato del consiglio regionale della Gioventù Francescana per una Festa del Sì che si preannuncia sin d’ora un appuntamento irrinunciabile.
“In questa terra di Sicilia, ora come non mai, deve essere prioritario l’impegno ad essere costruttori di una società nuova, ciascuno nei propri contesti di vita quotidiana, che rinneghi i disvalori che tanto facilmente sembrano attecchire nel cuore dei siciliani.
Tanti sono i nodi e i tabù di cui la vita affettiva dei giovani può esser carica: a partire dal discorso sulla castità e sul significato della gradualità, passando dalla difficoltà a progettare a lungo termine e dai desideri che si sceglie di “sedare” per mancanza di risorse, fino ad arrivare alla difficoltà di progettare assieme, legata alla frammentarietà della vita che spesso divide piuttosto che unire le vite. Di fronte a questa situazione di grande incertezza, in cui sono spesso coinvolti gli stessi educatori dei giovani, qualsiasi discorso può sembrare inutile, qualsiasi ricetta inadeguata. A volte ci si appiattisce nel ricordare sterilmente i propri problemi, altre si cerca di parlare di qualcosa di diverso. L’educatore, però ha come primo compito quello di intercettare i bisogni dei giovani e di accompagnarli anche e soprattutto lungo percorsi difficili, infondendo loro speranza e coraggio.
Ma di cosa hanno bisogno i giovani per maturare il desiderio di progettualità nella vita affettiva e vivere relazione sane? Abbiamo scelto come luogo ospitale del nostro raduno: Paternò, una città turistica molto ospitale e con un importante tradizione francescana. Durante la giornata vivremo diversi momenti: i più importanti saranno l’incontro dibattito la mattina alle ore 11 la Chiesa Madre, nel pomeriggio scateneremo la gioia con la festa in piazza Indipendenza e daremo vita nelle chiese del centro alle “Fontane di Luce”, concluderemo con la celebrazione Eucaristica nella Chiesa dei Cappuccini alle ore 17 con la partecipazione dei Ministri Provinciali di Sicilia. Nella mattinata ha assicurato la sua presenza , anche S.E. Mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania”.
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08 Maggio 2013, 17:19