Palermo in festa per l’Unesco | Cerimonia con Mattarella

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28 Ottobre 2016, 10:26

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PALERMO – PALERMO, 28 OTT – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Palazzo dei Normanni per la cerimonia di scopertura della targa ufficiale Unesco del sito ‘Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalú e Monreale’. Ad accoglierlo i bambini del Coro Arcobaleno della Fondazione Teatro Massimo, che hanno intonato l’inno nazionale. Nel piazzale antistante l’ingresso del Parlamento siciliano ci sono il ministro dell’Interno Angelino Alfano, il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, il prefetto Antonella De Miro, il sindaco Leoluca Orlando, l’arcivescovo Corrado Lorefice e il presidente e il direttore della Fondazione Unesco Sicilia Giovanni Puglisi e Aurelio Angelini.

Dopo aver ascoltato l’esecuzione dell’inno nazionale da parte del coro Arcobaleno della Fondazione teatro Massimo, Mattarella ha salutato i bambini e si complimentato con loro scambiando qualche parola con il direttore. Subito dopo è stata scoperta la targa che riconosce Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina come patrimonio dell’Unesco.

“La presenza del presidente della Repubblica è la conferma del riconoscimento del percorso arabo normanno di Palermo, Monreale e Cefalù, e lo esalta ricordando che la storia di questa città oggi è una garanzia di futuro e anche un esempio per il resto mondo”. Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando a margine della cerimonia di scopertura della targa. “Mandiamo un messaggio di convivenza in un momento in cui si alzano i muri e ci sono intolleranze” ha aggiunto.

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“Qui Oriente e Occidente davvero si sono incontrati. Ricordo a tutti l’evocazione di pace, di incontro di dialogo e scambio che Palermo si porta piantata nel cuore, ponte tra grandi culture araba, ebraica e cristiana in un momento difficile in cui si delineano inquietanti sconti di civiltà”. Così l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, parlando alla cerimonia.

Sono stati i bambini delle comunità immigrate di Palermo ad accogliere a Palazzo Reale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi alle 10, in apertura della cerimonia di apposizione delle targhe dell’itinerario Unesco arabo-normanno. Sono stati loro, i bambini di tutto il mondo, a intonare l’Inno nazionale guidati dal Maestro Salvatore Punturo. Insieme, costituiscono il Coro arcobaleno del Teatro Massimo, composto da oltre trenta piccoli di tutte le etnie – dalla cinese alla senegalese, dalla bengalese ai tamil, dall’albanese alla peruviana – e costituito l’anno scorso nel quadro delle tante iniziative della Fondazione lirica rivolte al territorio. “Il Coro arcobaleno – spiega il sovrintendente del Teatro, Francesco Giambrone – non nasce soltanto per facilitare l’inserimento delle persone provenienti da altri luoghi e da altre esperienze in un contesto già dato, definito, ma è segno di quanto il Teatro vuole impegnarsi per cambiare insieme la realtà esistente. Palermo è una città dove tanti migranti arrivano, tra cui tanti minori non accompagnati, e dove tante comunità risiedono, ci sembra bello che l’Inno nazionale sia stato cantato proprio da questi bambini, a sottolineare che l’Italia è il Paese che li ha accolti”. Palermo ospita più di trentamila stranieri residenti di varia appartenenza religiosa con una fortissima presenza di musulmani (di almeno tre punti superiore alla percentuale nazionale) seconda comunità dopo la cristiana. In particolare a Palermo vivono due consistenti comunità straniere di immigrati extracomunitari che da sole assorbono oltre un terzo del totale degli stranieri: i bengalesi e i tamil. Seguono quindi rumeni, ghanesi, tunisini, filippini, marocchini, mauriziani, cinesi e americani. “Un grandissimo abbraccio “corale”. Così voglio esprimere a nome di tutta la città la mia gratitudine a questi bambini e al Teatro Massimo; oggi ci hanno regalato una grandissima emozione che credo sia stata condivisa da tutti coloro che hanno assistito alla loro esibizione.” Lo ha detto il Sindaco di Leoluca Orlando, presidente della Fondazione Teatro Massimo.

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28 Ottobre 2016, 10:26

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