La festa di Sant’Agata |Ora si attende l’Ottava

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04 Febbraio 2016, 07:39

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CATANIA – Ultime fasi della festa di Sant’Agata. Sono molti i devoti che non hanno voluto perdere le emozioni della salita di Sangiuliano. Grande attesa per il canto delle clarisse in via Crociferi. A quel punto il rientro in Cattedrale. Per rivedere Agata, i catanesi dovranno attendere l’Ottava.

11.19. Ingresso in Cattedrale del fercolo. Sventolio di fazzoletti bianchi, come tradizione. Piazza Duomo è una coltre bianca di devoti con il sacco bianco.

11.12. Rientro in Cattedrale.

10.30. Le ultime fasi del giro esterno: tra poco il rientro in Cattedreale del fercolo.

9.38. Fercolo in via Crociferi per il “tradizionale” e “celestiale” canto delle monache.

9.03. Terminata la Salita di Sangiuliano. Ora il fercolo procederà verso via Crociferi.

9.00. E’ partita la salita di Sangiuliano.

8.41. Si allarga il cordone per permettere la salita di Sangiuliano. Al lavoro i meccanici del fercolo.

8.30. Il fercolo è ai 4 canti: angolo via etnea e via Sangiuliano. Sono iniziate le preparazioni per la manovra. E’ solo questione di minuti per la Salita di Sangiuliano.

LA CRONACA DEL 5 FEBBRAIO.

E’ il giorno di Agata che ritorna tra la gente. La santa Patrona, oggi pomeriggio, tornerà tra le braccia dei devoti per il tradizionale giro interno che culminerà con la salita di Sangiuliano e il commovente canto delle clarisse. L’evento nell’evento, che vedrà via Etnea percorsa dal lungo fiume bianco rappresentato dai devoti che, tramite i pesanti cordoni, porteranno il fercolo in giro per la città tutta la notte. Nella mattinata l’attesa è per il solenne pontificale officiato dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice al Duomo prima dell’uscita del fercolo nel pomeriggio.

17.26. Fuochi e sventolio di fazzolletti bianchi. Il fercolo è uscito dalla Cattedrale. Inizia il giro interno. Folla di devoti in via Etnea.

17.22. Sono iniziate le fasi dell’uscita del Fercolo. Folla di devoti in via Etnea e in piazza Duomo.

16.06. Manto di segatura su via Etnea, in attesa della processione delle sacre reliquie.

12.08. Terminato il solenne Pontificale in Cattedrale. Ad officiare è stato l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Emozionanti le sue parole. “Agata e don Puglisi sono fratelli nel martirio” – ha detto durante la celebrazione eucaristica. “Lei ci indica il martirio della castità, una verginità non deresponsabilizzante. Lei era una donna dal cuore umano e dallo spirito retto”. Parlando di martirio ha voluto ricordare anche il sacrificio che vivono i cristiani della Siria: “Sono dei nostri fratelli e a loro va il mio pensiero”. L’arcivescovo di Palermo ha concluso l’omelia rievocando il pensiero di Giuseppe Dossetti: “Solo la tensione escatologica dei cristiani permette ai contemporanei di vivere liberi dalla schiavitù“.

11.00. Inizia il solebnne pontificale. In prima fila le istituzioni politiche, tra cui il presidente

Le autorità politiche in Cattedrale

della Regione, Rosario Crocetta, il sottosegretario Castiglione e l’assessore regionale Pistorio.

LA CRONACA DI GIORNO 4

Il momento più atteso del giro esterno è quello della salita dei Cappuccini. La festa questo pomeriggio è stata funestata da un breve temporale. Ma i devoti non hanno abbandonato la santa Patrona. Il fercolo, dopo la tappa di Sant’Agata La Vetere, procederà per via Plebiscito e poi in piazza Palestro. Poi la fase finale con la Calata della Marina e il rientro in Cattedrale.

16.30. Il fercolo è arrivato in piazza Stesicoro. Tra poco, dopo il discorso del vescovo, l’attesa Salita dei Cappuccini.

12.41. Il fercolo è arrivato alla Stazione di Catania.

7.30. Sant’Agata è uscita dalla Cattedrale, accolta dal tradizionale sventolio di fazzoletti bianchi. Prima del giro esterno, Monsignor Barbaro Scionti ha parlato ai devoti: “Le reliquie sono il dono della Misericordia alla nostra Chiesa e alla nostra città”.

9.30. Questo il percorso “esterno” delle Sacre Reliquie: uscita piazza Duomo, Archi della Marina, piazza dei Martiri, piazza Iolanda, piazza Carlo Alberto, piazza Stesicoro, salita Cappuccini, via Plebiscito, piazza Palestro, San Cristoforo e Calata della Marina.

LA CRONACA DELLA MESSA DELL’AURORA: Qualche fastidio, ma era prevedibile. La sorpresa dei metal detector ha disturbato i più focosi tra i devoti agatini, che hanno trovato eccessiva questa eccezionale misura di sicurezza. Alla fine però i metal detector erano manuali, l’ipotesi che venissero utilizzati mezzi più vistosi evidentemente non era praticabile. La decisione è stata presa dal questore e a quanto si apprende, pare la si debba anche alla visita privata del capo della Polizia a Catania durante i giorni agatini. Sullo sfondo ci sono i recenti fatti di Parigi e un’allerta sicurezza che al momento è a livello due su tutto il territorio nazionale. Per la cronaca, prima dell’apertura ufficiale del sacello si sono registrati file copiose in piazza Duomo. Una festa dal clima surreale, forse. Dissipato però dall’emozione di quei fedeli che fin dalla tarda nottata si sono assiepati nell’area della cattedrale per far sì che i controlli avvenissero senza troppi intoppi.

Già alle 5 del mattino il busto reliquiario era sull’altare. Nessuna calca particolare. Appena uscito il busto reliquiario dal sacello in cui è conservato durante l’anno, è stato tutto uno sventolare di fazzoletti bianchi e smartphone. Se non è un miracolo, poco ci manca. La meraviglia di quanti portano il sacco bianco, ma anche di chi non lo indossa, di certo supera l’ordinarietà del quotidiano. Un giorno speciale. Per molti sicuramente.

La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo metropolita Salvatore Gristina. Durante l’omelia ha poi sottolineato il valore del giubileo straordinario indetto da Papa Francesco. “Agata è esempio di misericordia”, ha detto il pastore catanese. “Essere Chiesa in uscita, che sappia proclamare il vangelo e aiutare chi ha bisogno”, ha aggiunto Gristina ricordando l’invito del Santo Padre.

Intorno alle 7.30 l’uscita dalla Cattedrale. Prima del giro esterno, il tradizionale discorso di monsignor Barbaro Scionti: “Le reliquie sono il dono della Misericordia alla nostra Chiesa e alla nostra città”. Il percorso delle Sacre Reliquie: uscita piazza Duomo, Archi della Marina, piazza dei Martiri, piazza Iolanda, piazza Carlo Alberto, piazza Stesicoro, salita Cappuccini, via Plebiscito, piazza Palestro, San Cristoforo e Calata della Marina.

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04 Febbraio 2016, 07:39

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