Finanziaria e tagli: ma crescono | le spese per auto blu e Bruxelles

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19 Dicembre 2013, 20:51

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PALERMO – La corsa contro il tempo rischia di terminare “fuori tempo massimo”. Oggi in commissione bilancio, infatti, si è concluso poco. Mentre nelle commissioni di merito venivano discusse, non senza tensioni, alcune parti dei documenti contabili. Ma bilancio e Finanziaria sono ancora in alto mare. Al punto da spingere qualche deputato ad auspicare il ricorso all’esercizio provvisorio.

È il caso, ad esempio, di Michele Cimino, già nei giorni scorsi. Ma anche oggi, pur tra tante precisazioni, l’eventualità è presa in considerazione anche dal Movimento cinque stelle: “Noi siamo per il rispetto delle regole – ha detto Giancarlo Cancelleri – e quindi auspichiamo che il bilancio venga approvato entro il 31 dicembre. Ma è inaccettabile – aggiunge – che i documenti vengano portati in Parlamento con questo ritardo. E che si costringa, così, i deputati ad esaminare leggi delicatissime di notte, quando può accadere di tutto. Se serve, insomma, ricorriamo pure all’esercizio provvisorio, pur di esitare un bilancio coerente e dalle entrare certe”.

E l’idea, a quanto pare, ha sfiorato la mente di molte forze politiche all’Ars. Di fronte ai primi dubbi sui documenti circolati a Palazzo dei Normanni, e nonostante le dichiarazioni di facciata che parlano della “necessità assoluta di approvare quei testi entro il termine previsto”, la tentazione di chiedere il ricorso all’esercizio in dodicesimi è assai diffusa. Anche perché oggi la discussione ha subito un altro stop. La commissione bilancio, a causa dell’assenza di alcuni deputati di maggioranza (di fatto, la maggioranza numerica in commissione non c’era) non ha potuto esitare il Documento di programmazione economico-finanziaria. Un atto propedeutico a bilancio e Finanziaria. Se ne riparlerà lunedì.

Ma paradossalmente, una “grana”, quella dei precari, potrebbe spingere il parlamento a restare nei limiti di tempo previsti dalla legge. Nessuno, a Palazzo dei Normanni, sembra voler correre il rischio che, di fronte alla proposta di esercizio provvisorio, il Commissario dello Stato possa impugnare le proroghe. E tra l’altro, la conferenza dei capigruppo ha fissato già un calendario fitto, che sarebbe clamorosamente smentito. Così, ecco farsi strada, non certo ufficialmente, l’ultima idea: quella di andare sì, “fuori tempo massimo”. Ma non troppo. Sforare il limite del 31 dicembre, insomma, ma riuscendo comunque a non creare danni. Il bilancio, infatti, potrebbe essere votato entro la fine dell’anno. La Finanziaria, invece, potrebbe “slittare” ai primi giorni del nuovo. Quando la tesoreria è ancora chiusa. E quando il ritardo non comporterebbe particolari disagi. Ma consentirebbe ai deputati di rileggere, esaminare ed emendare il documento. “Più che di esercizio provvisorio – ha ironizzato l’ex presidente della Commissione bilancio Riccardo Savona – si dovrebbe parlare di ‘Finanziaria provvisoria’”. Che potrebbe quindi divenire “definitiva” i primi giorni di gennaio.

Una cosa è certa. Il bilancio sarà scandito da tagli sanguinosi. Ma non dovunque. Domani, in prima Commissione affari istituzionali, infatti, i deputati hanno convocato il segretario generale della Regione Patrizia Monterosso. L’audizione servirà a comprendere se – di fronte ai tagli che investono necessariamente tutti i settori del bilancio e rendono fortemente ingessato il documento contabile – la Presidenza della Regione abbia operato allo stesso modo per quanto riguarda i Fondi di propria competenza.

E in effetti, qualche “contraddizione” nei capitoli riguardanti Palazzo d’Orleans, c’è. A fronte di un taglio del 20% riguardante la gran parte delle voci del bilancio, infatti, e alla soppressione dei capitoli che corrispondono ai contributi dell’ex Tabella H, ecco alcune voci salire inaspettatamente rispetto al bilancio di previsione del 2013.

E’ il caso, ad esempio, delle “spese di funzionamento dell’Ufficio di Bruxelles” che passano da 33 a 50 mila euro. Sempre riguardo al “risorto” ufficio di Bruxelles, recentemente potenziato attraverso il ricorso di personale interno ed esterno, ecco raddoppiare anche lo stanziamento per il “personale a tempo determinato assunto con contratto di diritto estero presso l’ufficio di Bruxelles”: da 152 mila a 300 mila euro solo per il 2014 (diventano 900 mila euro nel triennio). Ma non finisce qui. Perchè l’Europa fa alzare anche il costo di un altro capito di bilancio: quello relativo al “trattamento omnicomprensivo del personale esterno in servizio all’ufficio di Bruxelles con qualifica diversa da quella dirigenziale” (in questo caso dai 67 mila dell’anno scorso di passa ai 90 mila del 2014 – per una spesa superiore ai 270 mila euro per il prossimo triennio).

Ma crescono – un dato desumibile dall’allegato tecnico alla Finanziaria – anche le spese per promuovere le attività di cooperazione della Regione (da 59 mila a 70 mila), quelle per la “partecipazione della Regione siciliana all’associazione italiano per il Consiglio dei Comuni d’Europa” (da 70 a 111 mila euro). Più che triplicato, invece il contributo per “l’adesione e la partecipazione della regione siciliana alle organizzazioni internazionali di enti locali che svolgono attività consultiva nei confronti della Comunità europea” (dai 49 mila del 2013 ai 150 mila del 2014). Lievita anche il finanziamento nei confronti del “Cinsedo” (da 135 mila a 248 mila euro): si tratta del “Centro interregionale studi e documentazione” che fa capo alla conferenza delle Regioni. Più che raddoppiati (da 40 a 99) anche i Fondi per i ricercatori dell’Università di Catania. Crescono le spese per i libri e le riviste dell’Ufficio legislativo e legale (dai 4 mila ai 15 mila euro).

E cresce la spesa per i movimenti del presidente della Regione Crocetta. Intanto, la presidenza della Regione spenderà la bellezza di 110 mila euro nel 2014 per il “noleggio e il leasing” delle autovetture. L’anno scorso la spesa era stata di 75 mila euro. Mentre cresce anche la spesa per missioni della scorta del presidente: da 300 a 344 mila euro.

E mentre il governatore sarà in viaggio, qualcuno penserà comunque a “tenere in ordine” Palazzo d’Orleans. Il Parco, in particolare, al centro di una polemica sulla gestione degli animali, costerà quest’anno un po’ di più. La voce riguardante il “mantenimento del Parco d’Orleans” passa da 164 a 200 mila euro. Mentre la manutenzione del Parco costerà 520 mila euro. Quarantamila euro in più rispetto all’anno scorso. Perché quest’anno si taglia, in bilancio. Ma non dovunque.

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19 Dicembre 2013, 20:51

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