17 Aprile 2018, 12:29
1 min di lettura
PALERMO – Abrogare tutti i contratti del personale esterno assunto nei gruppi parlamentari (D6), negli staff dei componenti del Consiglio di presidenza dell’Ars, nella Fondazione Federico II, cancellare i rapporti di lavoro di chi è stato assunto nei 162 enti regionali e ridurre le indennità dei deputati introducendo al contempo un premio per gli onorevoli più virtuosi. Le misure sono contenute in un pacchetto di emendamenti del deputato Cateno De Luca che ha presentato le norme in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni. Il parlamentare del gruppo Misto ha depositato in totale 750 emendamenti alla manovra finanziaria.
E ancora, ai cronisti che gli hanno chiesto se voterà la manovra alla luce dei numeri risicati della maggioranza di centrodestra: “Non sarò io a fare saltare il banco e a far sciogliere l’Ars perché significa fare scoppiare la bomba, che invece può essere disinnescata: ma il governo non può pensare di avere il mio voto con questo ricatto morale. Il governo è prigioniero degli alti burocrati, si deve liberare e avviare gli interventi strutturali promessi in campagna elettorale”.
E illustrando in conferenza stampa alcuni dei 750 emendamenti depositati, De Luca ha spiegato. “Ci sono enti che dal 2011 non presentano bilanci consuntivi. Come mai? Perché nessuno è intervenuto? Ho chiesto più volte quanti sono i dipendenti di questi 161 enti ma nessuno lo sa, io ne stimo 2-3 mila. E’ possibile? Il governo non può continuare a tollerare questa situazione. Ecco perché tra gli emendamenti che ho presentato alla manovra c’è una norma che prevede la decadenza degli amministratori degli enti che non presentano i bilanci alla giunta, oltre al licenziamento di tutto il personale assunto non si capisce in che modo”.
Pubblicato il
17 Aprile 2018, 12:29