17 Maggio 2013, 12:14
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PALERMO – Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la legge finanziaria, che già da oggi entra in vigore. Come previsto non sono stati inseriti gli articoli impugnati la scorsa settimana dal commissario dello Stato Carmelo Aronica. Sono ventuno su settantuno gli articoli impugnati, del tutto o in parte, stralciati dal testo pubblicato oggi. In prima battuta l’articolo 8 che prevedeva per il biennio 2014-2015 il mantenimento delle maggiorazioni dell’aliquota Irap e dell’addizionale Irpef 2013. L’articolo 13 vede omesso invece solo il preambolo, che metteva in campo l’impugnata retroattività, mentre resta l’aliquota sulla produzione di idrocarburi innalzata al 20 per cento. Scompare il discusso contributo per i vigili urbani di Messina, che aveva fatto litigare parecchio la maggioranza di governo ed infuriare il governatore Crocetta. Niente ticket di sbarco nelle isole minori, previsto inizialmente dall’articolo 16. Bloccata una parte dell’articolo 25 che poteva creare alcuni problemi abrogando a sua volta delle norme del 1990 in tema di lavoratori forestali. Per quello che riguarda il Ciapi di Palermo resta solo la soppressione dello stesso e la nomina del commissario straordinario che spetta al presidente della Regione su proposta dell’assessore per il Lavoro. Salta l’articolo 40 che riguarda i Consorzi di bonifica, i cui contratti a termine non sono prorogati L’intervento del prefetto Aronica blocca quindi la modifica della convenzione con Siciliacque. Salta a piè pari l’articolo 49 perché definito “di oscuro significato”. Prevedeva delle agevolazioni sui mutui per la ristrutturazione di immobili nei centri storici. Spariscono due commi dell’articolo sulla pubblicità istituzionale che però nella sostanza resta in piedi. Sorte diversa per la norma sull’Iridas, il cui personale non può essere finanziato con il fondo della voce “contributo per l’istituto dei ciechi”. Confermata la scure del commissario anche per gli articoli dal 60 al 66. Scompaiono le norme sull’Irfis Finsicilia, sulla moratoria dei debiti delle piccole con Riscossione Sicilia, sugli incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile e sulla ricomposizione fondiaria. Cassato l’articolo 69, che prevedeva l’istituzione di un Fondo per le iniziative di carattere culturale. Allo stesso modo sparisce il secondo comma dell’articolo 71. Infine, come già da più parti annunciato, non può essere convertita in legge la norma che riabilita l’ex tabella H. Il governo sta già pensando di tutelare le associazioni meritevoli che vi facevano parte con un nuovo disegno di legge che preveda un sistema a bandi per l’assegnazione dei fondi.
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17 Maggio 2013, 12:14