30 Gennaio 2017, 17:45
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PALERMO – Dopo i brividi di sabato, la tigre Oscar fa ancora parlare di sé. Ha uno strascico di polemiche, infatti, la vicenda della fuga del felino dal circo Svezia a Monreale. I titolari del circo respingono le accuse di maltrattamenti E intanto, la fuga della tigre, che si era rifugiata nei pressi del negozio Ferreri ceramiche diventa anche l’ispirazione per una sorta di ironico spot che spopola sui social network. Sabato, infatti, dopo il recupero di Oscar, la pagina Facebook della fabbrica Ferreri ha pubblicato un fotomontaggio della tigre accompagnando l’immagine allo slogan “Da noi tutti si sentono a casa. Ferreri Ceramiche”. Un’immagine che è stata condivisa da centinaia di utenti.
Mentre proseguono le indagini sulla fuga del felino, il titolare del circo, Mario Saly, insieme ai suoi avvocati risponde alle accuse mosse alla sua attività, mostrando un documento rilasciato dalla stessa Asl che certifica la correttezza del mantenimento e il trattamento degli animali. Secondo il responsabile del circo dietro la fuga dell’animale ci sarebbe l’intervento di terzi, due ragazzi, che avrebbero aperto le gabbie. “La tigre l’abbiamo presa subito, una bestia brava, tutti quanti hanno aiutato a recuperarla, le forze dell’ordine, le persone del paese – dice Saly –. La tigre non ha fatto nessun tipo di danno. Niente. Poi dicevano che io ero denunciato per maltrattamento di animali, qui ho la relazione della Asl dove si attesta che gli animali sono in perfetta salute”. “Siamo fermamente convinti della genuinità dei nostri assistiti “, dicono gli avvocati Francesco Noto e Giuseppe Marcellino. Non è piaciuta ai titolari del circo la pubblicità on line della fabbrica di ceramiche, non autorizzata, sottolineano i due legali. “No comment” dal titolare della Fabbrica Ferreri.
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30 Gennaio 2017, 17:45