16 Settembre 2014, 18:30
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PALERMO – “Crocetta vada un po’ in giro: si accorgerà che la gente non ne può più di questo governo”. Antonello Cracolici non retrocede di un passo. Anzi, prosegue con l’affondo al governatore. Un attacco che va avanti, ormai, da mesi. E che, nei temi e nei concetti, coincide con quanto espresso dal segretario regionale del partito Raciti nell’intervista pubblicata ieri da Live Sicilia. “Crocetta non sa chi è Raciti? Glielo spiego io – insiste il deputato Pd – è il segretario regionale votato da oltre 75 mila iscritti al Pd. E la sua posizione rispecchia il sentire della stragrande maggioranza dei militanti democratici, delle persone che davvero non ne possono più”.
Per il governatore, però, Raciti parla come un “capocorrente”, visto che il governo regionale è tutt’ora, di fatto, sostenuto da altre aree del Pd. Quella che fa capo ai renziani, ad esempio: “Se i renziani vogliono seguire Crocetta nel baratro – prosegue Cracolici – lo facciano pure. Certo, non posso non notare che un assessore di quell’area, pochi giorni fa, ha chiesto di tornare al voto, mentre la vicesegretaria del partito, renziana anche lei, ha chiesto di azzerare tutto. Ma non mi sorprendo di nulla: se vogliono associare la loro faccia al governo Crocetta sono liberi di farlo”.
Ma dal capogruppo del partito Baldo Gucciardi è arrivata anche la richiesta di far passare le decisioni legate al governo da un organismo di partito: “Non c’è nessun problema – dice Cracolici – ma vorrei ricordare che la posizione di Raciti non fa altro che ricalcare il mandato ricevuto nel corso di una direzione regionale del partito. La verità è che il Crocetta-bis è stato messo su anche dal mio capogruppo. Forse Baldo Gucciardi dovrebbe mettersi d’accordo con se stesso. Non vorrei – ha aggiunto – che sia lui a parlare a titolo personale”.
Per il governatore, però, sarebbe stato proprio Raciti, con quelle parole, a infrangere il deliberato della direzione: “Siamo ai bizantinismi di chi viene beccato col dito nella nutella e dice che la colpa è di un altro. Crocetta parla tanto di rimpastite: vorrei ricordagli che lui ha fatto segnare un record mai visto prima in Sicilia, cambiando 21 assessori in 22 mesi. A questo punto, chi vuole proseguire in questo modo, deve metterci la faccia”.
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16 Settembre 2014, 18:30