04 Giugno 2012, 21:45
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“Un piano B per la Gesip non esiste”. Leoluca Orlando non usa mezzi termini per descrivere il futuro della società partecipata, il cui destino è ormai nelle mani del governo Monti che dovrà esprimere un parere sul piano presentato dal comune.
Un piano con dotazione finanziaria a scalare nei prossimi cinque anni, anche se nulla di più Orlando e la sua giunta hanno voluto dire nel corso dell’incontro con i sindacati che si è tenuto questo pomeriggio a Sala delle Lapidi. Il primo incontro della nuova amministrazione sulla vertenza Gesip, che è ormai arrivata alla battute decisive: la firma della proroga al 30 giugno, infatti, servirà a ben poco se da Roma non arriverà il via libera alla seconda tranche da cinque milioni e soprattutto l’ok sul piano quinquennale che, mediante turn over, rimodulazione dei servizi e mobilità orizzontale, permetterebbe al sistema delle partecipate di non finire in bancarotta.
L’incontro, più che altro colloquiale e durato circa due ore, è stato l’occasione per aprire il portone di Palazzo delle Aquile a tutte le sigle sindacali e perfino a un gruppo di lavoratori. Una cinquantina di persone ospitate dentro Sala delle Lapidi, dove il sindaco ha prima presentato uno per uno gli assessori e poi dialogato con i rappresentanti dei dipendenti.
Mercoledì si terrà l’incontro con il governo, anche se non sarà il ministro alla Coesione territoriale, Fabrizio Barca, l’interlocutore principale, bensì con quello allo Sviluppo economico Corrado Passera; un chiaro segnale di come la questione abbia assunto connotati assai diversi e che sicuramente hanno più a che fare con i livelli occupazionali.
Quello che appare chiaro, però, è il cambio di passo rispetto alla gestione Latella. Non solo perché il piano del commissario è stato praticamente archiviato, ma anche perché la Regione non è più l’ago della bilancia nella vicenda. D’altronde i rapporti tra Orlando e Lombardo non sono mai stati idilliaci, ma colpisce che in due ore di colloquio Palazzo d’Orleans non sia stato neppure nominato. E dire che, fino a qualche settimana fa, la Regione sembrava l’unico soggetto in grado di salvare le sorti dell’azienda mediante un piano di riqualificazione professionale, a valere sui fondi della formazione, e l’assegnazione di nuovi servizi per tirare fino a dicembre.
Adesso l’appuntamento con i sindacati è per i prossimi giorni, dopo il vertice a Roma, e soprattutto intorno al 20 giugno, quando l’amministrazione, sulla scorta del bando emanato oggi, nominarà i nuovi cda delle società partecipate.
Ma l’incontro è stato anche l’occasione per un accenno alla vicenda Amia, che l’assessore Cesare La Piana ha definito la vera urgenza per il comune. Il sindaco, che ha annunciato un incontro in settimana con il governo nazionale, ha categoricamente respinto l’eventualità di una cessione del 49% delle azioni Amg, usate dal precedente primo cittadino per ricapitalizzare Amia. L’intenzione della nuova amministrazione sarebbe quella, eventualmente, di quotare in borsa l’azienda sia per fare maggiormente cassa che per detenere una golden share sull’assetto dell’azienda. I privati non darebbero sufficienti garanzie per i posti di lavoro e, piuttosto che avere a che fare con un singolo privato, meglio trattare con tanti piccoli soci detentori di pacchetti azionari. “Noi non svenderemo le aziende”, ha concluso Orlando.
A seguire si è tenuta la giunta, nel corso della quale non sono state approvate delibere ma si è discusso della Gesip, di scuole e sociale e delle nuove iniziative per Mondello.
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04 Giugno 2012, 21:45