02 Settembre 2016, 11:06
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PALERMO – Una corsa disperata verso l’ospedale più vicino, poi il tentativo di rianimazione dei sanitari, che purtroppo non è riuscito a salvargli la vita. Cristian Trippodo è morto così, in un tardo pomeriggio di fine estate dopo una giornata al mare vicino a Ficarazzi. Il ragazzo, 22 anni, è stato trasportato al Buccheri La Ferla di via Messina Marine dai familiari: aveva una crisi respiratoria cominciata con un malore in spiaggia, che nonostante l’intervento dei medici non gli ha lasciato scampo.
Momenti drammatici in ospedale, dove ieri è stato necessario l’intervento della polizia: la notizia della morte del giovane ha gettato nella disperazione amici e parenti che si sono riversati in massa al pronto soccorso. Attimi di tensione per lo strazio ed il dolore di chi conosceva il 22enne che aveva frequentato l’istituto Alberghiero Paolo Borsellino ed abitava nella zona di corso dei Mille. Lì lo conoscevano tutti, decine gli amici che chiedono a gran voce di sapere cosa è successo a Cristian, la cui vita si è spezzata nel giro di pochi minuti.
A chiarire cosa abbia provocato la crisi respiratoria fatale sarà l’autopsia disposta dal pm di turno, la salma è infatti stata trasferita all’istituto di Medicina legale del Policlinico, dove l’esame sarà effettuato nelle prossime ore. Una giornata di estremo dolore per lo Sperone, da cui arrivano centinaia di messaggi per Cristian. Quello che è successo al ragazzo ha gettato nello sconforto chi lo conosceva: “Non mi aspettavo di ricever e una notizia del genere – dice Toni Pirrone -. Lo chiamavamo “Spidino” era un ragazzo pieno di vita, sempre disponibile, allegro, col sorriso sulle labbra. Non abbiamo idea di cosa possa essergli successo, speriamo quanto prima di sapere la verità”.
Tra gli amici di Cristian Trippodo c’è tanta incredulità. “Non mi rendo ancora conto – dice Rosario Lo Verso – mi sembra di vivere un incubo”. Nel frattempo la pagina di Facebook del ragazzo si riempie di decine di messaggi, ricordi, aneddoti. La sua foto con gli occhiali da sole ed un sorriso accennato diventa l’immagine con cui gli amici condividono lacrime e parole. “Riposa in pace, Cri resterai per sempre nei nostri cuori”, scrive Giorgio Pirrotta. “Occhi azzurri, ti ricorderò per sempre”, dice Alessia Mancuso. E ancora: “Tante cose non riusciremo mai a capirle – aggiunge David La Rosa – proprio come la tua scomparsa. Ciao amico mio”.
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02 Settembre 2016, 11:06